Francia, idrogeno naturale come svolta per la transizione energetica?

 

 

Parigi, 29 Agosto 2021 – La seconda delle sei missioni del Recovery Plan è dedicata a “Rivoluzione verde e Transizione Ecologica”. Questa, a sua volta, è suddivisa in 4 componenti, la seconda delle quali è “Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile”. 2 miliardi sono dedicati specificamente all’idrogeno. La Francia investe molto in questa tecnologia.

Presente in diversi continenti

L’idrogeno privo di carbonio può essere prodotto utilizzando elettrolizzatori. Può anche essere prodotto dalla terra, nel sottosuolo, come hanno dimostrato molti lavori scientifici. Questo idrogeno naturale, chiamato “bianco”, non solo sarebbe presente in abbondanza in diversi continenti ma anche molto economico da produrre. Il suo potenziale rimane difficile da valutare, ma negli ultimi mesi i progetti di perforazione si sono moltiplicati. Se le startup sono le prime a lanciarsi in questo mercato nascente, le major petrolifere stanno esaminando attentamente questa effervescenza.

Geopolitica energetica

L’idrogeno naturale rinnovabile potrebbe rimettere in gioco la geopolitica energetica. Da un anno un’ondata di entusiasmo investe l’idrogeno “verde”, quello prodotto dall’elettrolisi dell’acqua. Presentato spesso come il carburante di domani, questo gas estremamente leggero dovrebbe consentire di rendere ecologici i settori della mobilità. Inoltre, de-carbonizzare un certo numero di processi industriali, come la produzione di ammoniaca per fertilizzanti, che consuma molto idrogeno “grigio”, realizzato con combustibili fossili ed è un importante emettitore di carbonio.

Come si ottiene?

Ancora molto costoso da produrre, l’idrogeno “verde” si ottiene grazie a una corrente elettrica priva di carbonio (di origine nucleare o rinnovabile) che rompe la molecola d’acqua (H20) per separare gli atomi di idrogeno dall’ossigeno.

Un anno fa, la Francia ha adottato una strategia nazionale per sviluppare massicciamente la produzione e l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio. Inoltre, prevede di destinare 7,2 miliardi di euro in dieci anni a tale tecnologia.

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