Kiev, 21 Febbraio 2023 – «Onorata, è doveroso essere qui per ribadire la posizione del Governo italiano». Queste le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, giunta a Kiev a pochi giorni dall’anniversario dell’inizio dell’“operazione militare speciale”. Prima di incontrare nel pomeriggio Volodymyr Zelensky, il premier si è recata in alcune zone colpite dai bombardamenti.
«L’Ucraina può contare sull’Italia, siamo con voi dall’inizio e lo saremo fino alla fine. Avete tutto il nostro supporto» dichiara il premier Meloni nel corso della sua prima visita a Bucha, dove ha deposto una corona di fiori nelle fosse comuni e ha assistito al racconto di alcune autorità locali sulle atrocità perpetrate in quei luoghi dall’esercito russo.
Dopo aver visionato una piccola mostra fotografica si è diretta verso Irpin, dove lo scorso giugno si era recato in visita l’allora premier Mario Draghi insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz per mostrare l’unità dell’Alleanza Atlantica. Questa volta il premier viaggia in solitaria, con lei solo la delegazione italiana e il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari, a causa dei rapporti incrinati con Francia e Germania.
«Importante vedere con i propri occhi per capire meglio di cosa ha bisogno il popolo che si batte per la libertà. Credo che aiuti anche gli italiani a capire» afferma Giorgia Meloni da Irpin dove è stata accolta dal primo cittadino che ha raccontato ai presenti quanto avvenuto in quelle zone.
«Quello che abbiamo sentito stamattina è stata una propaganda che già conosciamo, i fatti sono diversi» dichiara il premier in riferimento al discorso tenuto questa mattina da Vladimir Putin durante la Duma, l’assemblea federale.
«Approvato il sesto pacchetto di aiuti per l’Ucraina comprensivo del sistema missilistico Samp-T per la difesa aerea» come affermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il quale ha commentato la visita a Kiev del premier italiano, all’indomani di quella a sorpresa del presidente Biden, come «una staffetta importante che mostra l’unità dell’Occidente e della Nato nella difesa dell’indipendenza dell’Ucraina».
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