Maui, il più grave disastro nella storia delle Hawaii

Maui, 12 Agosto 2023 – Non si fermano i roghi che da tre giorni stanno colpendo duramente la Città hawaiana di Maui anche a causa dei venti che sferzano ininterrottamente sull’Isola aggravando la situazione. Al momento il bilancio delle vittime è salito a 67 deceduti, come riferito dalle autorità locali. É il disastro più grave che abbia mai colpito lo Stato, superando per numero di vittime il tremendo tsunami che nel ’60 colpì Hilo.

La procura delle Hawaii ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sul modo in cui le autorità hanno gestito i roghi, che hanno distrutto case e aziende in particolare nella Città di Lahaina.

Pelletier: «Bilancio sarà orribile»

John Pelletier, sceriffo della contea di Maui si dice pessimista, prevedendo, nel corso della conferenza stampa, che, anche a causa delle difficili condizioni climatiche, il numero delle vittime “potrebbe salire inesorabilmente”. Da giorni i vigili del fuoco lavorano incessantemente per cercare di domare gli incendi, ma nessuno di questi è completamente contenuto.

Migliaia di persone disperse

Migliaia le persone che mancano all’appello, ma il governatore democratico dello Stato, Josh Green, ottimisticamente afferma in conferenza che «nonostante siano migliaia i dispersi, questo non vuol dire che siano morti, semplicemente non è possibile rintracciarli». Intanto circa 14mila turisti hanno già lasciato le Hawaii per tornare a casa o verso altre zone più sicure.

Mancano all’appello anche 60 italiani, ma il ministro degli Esteri Antonio Tajani rassicura dalla Farnesina che «le autorità statunitensi hanno confermato che non ci sono connazionali tra le vittime».

Il cordoglio del Papa

Dal Vaticano anche Sua Santità si unisce al cordoglio per quanto sta accadendo alle Hawaii pregando per le vittime, i soccorritori e tutte le persone coinvolte nella tragedia e, tramite il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ha inviato un telegramma al Nunzio apostolico degli Stati Uniti d’America, monsignor Pierre Christophe, per esprimere “la sua solidarietà a tutti coloro che soffrono di questa tragedia, in particolare quelli i cui cari sono morti o sono scomparsi”.