L’Ue propone riduzioni del gas del 15% agli Stati membri

 

 

Bruxelles, 20 Luglio 2022 – La proposta della Commissione europea prevede che i Paesi Ue dovrebbero ridurre la domanda di gas del 15% tra il primo agosto 2022 e il 31 marzo 2023. Il progetto è contenuto in un regolamento del “Piano per salvare l’inverno”.

Il nuovo ordinamento darebbe inoltre a Bruxelles la possibilità di dichiarare, dopo consultazione con gli Stati membri, “un’allerta dell’Unione” sulla sicurezza dell’approvvigionamento. Ciò vuol dire che potrebbe imporre una riduzione – la cui percentuale non è specificata nel piano dell’esecutivo Ue – della domanda di gas a tutti gli Stati.

Dal piano emergerebbe anche la possibilità di reintrodurre temporaneamente carbone e diesel nel mix energetico nazionale per sostituire il gas. “Questo”, si precisa nel piano, “non dovrebbe mettere a rischio gli impegni a lungo termine per l’eliminazione graduale del carbone assunti dagli Stati membri”.

“Il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di studiare un tetto massimo” – si legge nel documento. “E quel lavoro è in corso. Stiamo esaminando diversi modelli e modi in cui un limite di prezzo potrebbe funzionare in una situazione di interruzione del gas o in situazioni di emergenza”.

«La Russia ci sta ricattando sul gas ma l’Europa è preparata». Afferma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. «Non iniziamo da zero, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo prepararci a una interruzione integrale del gas russo. Si tratta di uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l’Unione. Oggi è il giorno 147 della guerra in Ucraina. Ma abbiamo visto che mesi prima la Russia teneva a un livello intenzionalmente basso l’offerta e la fornitura di gas, nonostante i prezzi alti. Gazprom non ha intenzione di riequilibrare il mercato. Al contrario, ha tenuto a un livello molto basso gli stoccaggi, riducendo la fornitura per creare tensioni sul mercato e aumentare i prezzi».

Nella nota esplicativa della Commissione Ue sul piano sul gas si legge: “In una situazione di emergenza, una solidarietà efficace e tempestiva sarebbe notevolmente facilitata dalla presenza di accordi bilaterali di solidarietà previsti dal regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, chiarendo gli adeguamenti tecnici, legali e finanziari per fornire gas ai clienti legalmente protetti dei Paesi vicini in caso di crisi”.

Tutti gli Stati membri che non l’hanno ancora fatto dovrebbero portare a termine la preparazione dei necessari accordi di solidarietà il più rapidamente possibile“.

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