Kirghizistan: presidente parlamento chiede garanzie per ex presidente Bishkek

Il capo di Stato dimissionario del Kirghizistan, Sooronbay Jeenbekov, dovrebbe conservare tutti i privilegi di ex presidente. È il parere espresso dal presidente del parlamento, Kanat Isaev. «Il presidente Jeenbekov non è scappato dal Paese come i precedenti presidenti. In un momento difficile, ha compiuto ogni sforzo per risolvere la crisi politica ed è riuscito a prendere una decisione saggia. Credo che a Sooronbay Jeenbekov dovrebbero essere date tutte le garanzie di ex presidente del Kirghizistan».

In Kirghizistan si è aperta un’acuta crisi politica all’indomani delle contestate elezioni legislative, a seguito delle quali solo una forza dell’opposizione era riuscita a superare la soglia di sbarramento del 7%. Manifestanti dell’opposizione hanno occupato le principali sedi istituzionali della capitale, liberato l’ex presidente Almazbek Atambaev e spinto alle dimissioni il premier Kubatbek Boronov e il suo governo. Successivamente, la Commissione elettorale centrale ha acconsentito all’annullamento del voto e il presidente Jeenbekov si è detto disposto a dimettersi dopo il varo di un nuovo esecutivo.

La situazione è stata aggravata da scontri in piazza avvenuti il 9 ottobre tra fazioni rivali dell’opposizione, una facente capo all’ex presidente Atambaev e la seconda legata all’ex deputato nazionalista Japarov, entrambi leader scarcerati nel quadro dei disordini. Gli scontri hanno portato al ferimento di uno dei leader delle proteste, Tilek Toktogaziev.

Il giorno dopo, Atambaev è stato nuovamente arrestato, mentre Japarov ha ottenuto l’appoggio di una parte delle forze parlamentari ed è stato eletto premier ad interim sulla base di un programma in dieci punti volto a ristabilire l’ordine costituzionale nel Paese.

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