Kiev, altre esplosioni nella Capitale

 

 

Roma, 14 Gennaio 2023 – Il sindaco di Kiev, Vitalij Klitschko, sul suo canale Telegram scrive: “Si sentono esplosioni nella Capitale. Al momento, la difesa aerea funziona. Rimani nei rifugi! Continua l’attacco terroristico all’Ucraina”. Anche i media ucraini come Unian e Kyiv Independent segnalano che nella Città si possono udire nuove esplosioni.

Esplosioni in varie città

Un missile russo ha colpito un condominio a Dnipro. Lo riferisce su Telegram Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina. Poi, postando sul suo canale social una foto di un edificio pesantemente danneggiato, ha affermato che “sotto le macerie ci sono persone che erano a casa”, aggiungendo che i soccorsi sono sul posto.

Esplosioni sono segnalate in diverse Regioni dell’Ucraina, compresa quella di Kiev e i territori occidentali di Khmelnytskyi, Ternopil, Ivano-Frankivsk e Vinnytsia. Lo riporta il Kyiv Independent, mentre risuona l’allarme aereo in tutto il Paese. Le esplosioni sono state segnalate anche a Kharkiv e Dnipropetrovsk e nelle Regioni meridionali di Mykolaiv e Odessa.

L’operatore di rete statale ucraino Ukrenergo ha affermato che sono stati introdotti blackout di emergenza in 11 oblast ucraine a seguito degli attacchi russi di oggi all’infrastruttura energetica del Paese. Lo riporta Kyiv Independent. Ukrenergo ha affermato che sono stati ordinati limiti di consumo in tutte le Regioni ucraine. Anche se è inferiore rispetto a ieri per via del “clima più caldo e del fine settimana”, il sistema ucraino continua a subire un deficit energetico, “soprattutto nelle ore mattutine e serali”, ha affermato l’operatore.

L’unica soluzione possibile

La Turchia ha detto di essere pronta a promuovere “cessate il fuoco locali” in Ucraina nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo di pace più completo. Ad annunciarlo Ibrahim Kalin, uno stretto consigliere del presidente Recep Tayyip Erdoğan. Secondo lo stesso Kalin “né Mosca né Kiev sono in grado di vincere militarmente” la guerra e “alla fine dovranno negoziare per raggiungere un risultato accettabile” per le due parti.

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