Istat, cresce l’economia italiana

 

 

Roma, 31 Gennaio 2022 – L’economia italiana è cresciuta del 6,5% nel 2021. Lo certifica l’Istat. La variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%. Il dato per il 2021 è corretto per le giornate lavorative e destagionalizzato rispetto al 2020, quando l’economia italiana aveva subito un crollo di quasi il 9%.

Nel quarto trimestre 2021 l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, e del 6,4% su base annua. Lo comunica l’Istat nella sua stima flash, che risulta superiore a gran parte delle previsioni e indica un’espansione sia nell’industria che nei servizi. “Dal lato della domanda – spiega l’Istat – vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta”.

Il dato italiano sull’intero anno 2021 si confronta con una crescita del Pil dell’Eurozona e nell’intera area Ue del 5,2%. Invece, nel solo quarto trimestre la crescita dell’area con la moneta unica è stata del 4,6%.

I dati arrivano in un momento per la ripresa italiana con gli indici di fiducia che hanno segnato il passo dopo il forte recupero dei mesi passati. Superato lo scoglio del Quirinale, ora l’attenzione del Governo torna a consolidare una ripresa non priva di intoppi. Dall’aumento dei prezzi (energetici, in primis) che sta facendo reagire le Banche centrali, ai problemi persistenti delle catene di fornitura.

Unc

Secondo l’Unione nazionale consumatori (Unc) davanti i dati Istat ricorda: “Basterebbe, nel prossimo trimestre, una crescita congiunturale del Pil di poco meno dello 0,5% per recuperare il Pil pre-crisi del quarto trimestre 2019. Dunque si tratterebbe, più o meno, di confermare il livello di crescita del quarto trimestre del 2021. Ma è difficile che questo traguardo sia raggiunto sia per il drastico rallentamento dell’espansione, dal +2,6% del terzo trimestre al +0,6% del quarto trimestre, sia per l’effetto caro bollette. Nel quarto trimestre, infatti, i rincari dell’energia c’erano già stati, ma non certo a livello del primo trimestre di quest’anno quando sono letteralmente esplosi e impazziti”. Alla luce di questa emergenza per imprese e consumatori, l’Unc mette sul tavolo del Governo “un immediato scostamento di bilancio per contenere i prezzi di luce e gas delle fatture di febbraio e marzo, sia per le famiglie che per le imprese”.

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