Influenza e Covid, binomio esplosivo

Roma, 28 Dicembre 2023 – Influenza e Covid tornano a far parlare di sé con l’allerta per l’aumento di casi in diverse Regioni d’Italia.

 

In Lombardia durante il periodo natalizio i Pronto Soccorso sono andati in sovraffollamento, con centinaia di cittadini ammalati negli ospedali. Ma anche a Roma la situazione è a rischio con 450 accessi medi al Bambin Gesù, Gianicolo e Palidoro, preoccupa in particolare per il virus sinciziale.

Da Nord a Sud i bambini sono i più colpiti

Nella settimana dall’11 al 17 dicembre, per esempio, sono risultati positivi al virus respiratorio sinciziale l’8,5% dei campioni analizzati. Il 12,5% è risultato positivo per SarsCoV2. Nello stesso periodo le incidenze delle sindromi simil-influenzali si attesa a 15 casi ogni mille abitanti, rispetto all’11,94 della scorsa settimana. Aumentano i casi specialmente nei bambini: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 38,04 casi per mille assistiti; in quela 5-14 è a 15,97; nella fascia 15-64 anni a 14,92; tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 8,74 casi per mille assistiti.

Si raccomandano le vaccinazioni

La stagione influenzale «sembra ripetere quella dell’anno scorso che ebbe un picco precoce nella prima metà di dicembre. Oggi probabilmente non siamo al picco ma siamo già su livelli simili a quelli di fine 2022. Pertanto, ci aspettiamo un picco relativamente precoce, nelle prossime settimane, con livelli forse più alti dell’anno scorso». Lo ha spiegato il direttore scientifico dello Spallanzani, Enrico Girardi. «Stiamo assistendo a una crescita delle infezioni respiratorie: oltre il 20% sono infezioni influenzali, circa il 12% infezioni da Covid. I bambini contraggono soprattutto rinovirus e virus sinciziale, gli anziani soprattutto infezioni da Covid. In ospedale osserviamo che il numero di ricoverati è concentrato su anziani e pazienti con comorbidità. Ripetiamo che, nonostante la situazione sia completamente diversa rispetto agli anni passati, per alcune fasce d’età è ancora importantissima la vaccinazione».

“La long flu”

Nel mirino anche la “long flu”, con il suo lento recupero. A spiegarlo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. «Stanchezza, senso di “bastonatura”, recupero lento dai disturbi respiratori della fase acuta». Sono i sintomi della nuova influenza che sembra non passare dopo la classica settimana e che può trascinarsi anche per 3-4 settimane. Un periodo in cui un altro rischio sono «sicuramente anche le complicanze batteriche, complice una riduzione delle difese immunitarie che caratterizza la fase post-acuta», continua Pregliasco.

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