Gaza, nessun accordo all’Onu su strage

 

Roma, 2 Marzo 2024 – Non c’è accordo al Consiglio di Sicurezza Onu sulla bozza di dichiarazione su quanto accaduto a Gaza. A farlo sapere fonti diplomatiche del Palazzo di vetro. La bozza al vaglio esprimeva “profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della Città di Gaza”, e sottolineava “la necessità di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i civili e le infrastrutture civili“.

Versioni contrastanti

Il presidente Joe Biden ha affermato che il suo Governo sta esaminando le varie versioni “contraddittorie” sulla sparatoria. A chi gli chiedeva se si aspettasse un cessate il fuoco per lunedì, ha risposto: «La speranza è l’ultima morire ma è probabile che non ci sarà». Interrogato sugli spari a Gaza sulla folla, il presidente si è detto consapevole che l’incidente potrebbe avere effetti sulle trattative per il rilascio degli ostaggi e ha precisato che gli Stati Uniti stanno esaminando le «versioni contradditorie» sull’accaduto.

Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller ha dichiarato che gli Usa chiedonorispostea Israele su quanto accaduto a Gaza, sottolineando che stanno cercando di ottenere informazioni e monitorano l’indagine del Paese sull’incidente. Ha inoltre sottolineato che il Governo considera la situazione nella Striscia “disperata” e chiedono a Israele di “proteggerela distribuzione di aiuti.

Lesioni da arma da fuoco

Interrogato sul commento del segretario alla Difesa, Lloyd Austin, secondo il quale dall’inizio della guerra sono morti 25.000 fra donne e bambini a Gaza, il portavoce ha detto che “qualsiasi sia il numero dei civili morti è troppo alto”. Miller non ha fornito nessuna altra stima di vittime civili e ha rimandato per chiarimenti al ministero della Difesa. Il Pentagono ha spiegato che il numero offerto da Austin si basava sulle stime del ministero della Sanità controllato da Hamas.

Il direttore ad interim dell’ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l’80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d’arma da fuoco. Mentre gli altri 34 mostravano ferite dovute a una fuga precipitosa. Lo riporta l’emittente araba Al Jazeera.

 

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