Francia, le autorità chiudono una moschea vicino a Parigi

Parigi, 20 Ottobre – Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha annunciato la chiusura di una moschea nella regione parigina, che aveva postato su Facebook un video che Samuel Paty ucciso venerdì. «Ho chiesto al prefetto di Seine-Saint-Denis di far chiudere la moschea Patin», ha dichiarato il ministro alla rete TF1, aggiungendo di averne «firmato il divieto stasera (ieri, ndr)».

Secondo il ministro, il direttore della moschea ha scritto sul social network che «questo insegnante dovrebbe essere intimidito» e ha fornito «l’indirizzo della scuola». La moschea rimarrà chiusa per sei mesi e la notifica della chiusura sarà data a partire da lunedì sera, ha dichiarato una fonte della polizia all’AFP. «Potrebbe essere un gesto per placare la tensione generale», ha commentato subito dopo. Mohammed Henniche, capo della moschea di questo quartiere a nord di Parigi. «C’è un po’ di tensione quindi l’esecutivo è in grado di fare gesti forti, è un gesto per assorbire l’emozione, per reagire», ha aggiunto.

Il ministro ha detto che l’imam della moschea ha fatto chiudere i suoi figli in una scuola sotterranea dai primi di ottobre. «Le ragazze dai 2 ai 6 anni indossavano l’hijab (velo), senza parco giochi, senza finestre, senza insegnante», ha commentato il ministro. Circa 15 scuole, tra cui scuole sotterranee, luoghi di culto, palazzetti dello sport e ristoranti sono stati chiusi nel dipartimento di Seine-Saint-Denis dal 2018, il prefetto (la massima autorità locale) ha annunciato a febbraio. «Dal 2017, 356 luoghi di radicalizzazione sono stati chiusi in Francia», ha dichiarato Gerald Darmanin.

Le autorità francesi hanno lanciato una serie di operazioni contro il movimento islamista e hanno promesso una “guerra contro i nemici della Repubblica”, tre giorni dopo il selvaggio assassinio del professor Samuel Paty. Quindici persone, tra cui quattro studenti, sono state arrestate e vengono interrogate dagli investigatori che cercano di stabilire se l’assassino, un rifugiato russo ceceno di 18 anni, ucciso dalla polizia dopo l’omicidio dell’insegnante, avesse dei complici.

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