Eni rileva Neptune insieme a Var Energi

 

 

Roma, 23 Giugno 2023 – L’operazione che era nell’aria da settimane trova finalmente un esito: Eni insieme a Var Energi rilevano Neptune Energy Group Limited, la società indipendente fondata nel 2015 da Sam Laidlaw e oggi controllata da China Investment Corporation, da alcuni fondi gestiti da Carlyle Group e CVC Capital Partners, leader nell’esplorazione e produzione, con attività a basse emissioni e focalizzate sul gas in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia.

L’operazione

Secondo quanto confermato dalla stessa Eni tramite una nota, la società acquisirà l’intero portafoglio di Neptune eccezion fatta per gli asset in Germania che saranno scorporati prima dell’operazione, mentre Var Energi, società quotata in Borsa che fa capo al 63% ad Eni, acquisirà direttamente da Neptune gli asset in Norvegia all’interno di uno “share purchase agreement” separato.

Descalzi: «Acquisito portafoglio di qualità»

L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha affermato che grazie a questa operazione «Eni acquisisce un portafoglio di elevata qualità e a bassa intensità carbonica, con un’eccezionale complementarità a livello strategico e operativo». Ricordando che per il Gruppo «il gas sia una fonte energetica cruciale per la transizione energetica globale, e siamo impegnati ad aumentare la nostra quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030. Neptune contribuirà al nostro portafoglio prevalentemente con risorse gas. Inoltre, la sovrapposizione geografica e operativa è sorprendente: aumenta la dimensione di Var Energi, società di cui Eni detiene la maggioranza».

Consolidare la posizione di Eni sul mercato globale

Questa acquisizione consente ad Eni di affermarsi come fornitore chiave di gas per i mercati europei e prima compagnia internazionale in Algeria. Inoltre incrementa la propria presenta in Indonesia grazie all’impianto di GNL di Bontang e ai mercati nazionali «ci aspettiamo che questi volumi addizionali di gas garantiscano ulteriori opportunità per ottimizzare le attività Ggp di Eni» conclude l’ad Descalzi, ricordando che questa operazione aggiunge 4 miliardi di metri cubi di gas per i consumatori europei.

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