Lisbona, 11 Marzo 2024 – Elezioni dal risvolto storico per il Portogallo dove, dopo 8 anni di Governo socialista gli elettori hanno virato a destra supportando il partito guidato da Luís Montenegro, Alleanza democratica, che, con il 29% delle preferenze, ha primeggiato sul Partito socialista fermo al 28% dopo ore di spoglio elettorale molto complesso che si è protratto oltre la mezzanotte.
Un cambio di rotta che giunge dopo le dimissioni del primo ministro António Costa, accusato di traffico di influenze a inizio novembre scorso e che segna per Montenegro un successo dato che in molti lo ritenevano verso il tramonto della propria carriera politica durata 25 anni.
Le dichiarazioni di Montenegro
Immediato il commento del leader di Alleanza democratica Luís Montenegro che afferma la loro è una «vittoria incontrovertibile. Ma» – aggiunge – «chiederò al presidente della Repubblica (Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa, ndr) di comunicare la nostra disponibilità a governare con la rappresentanza che il popolo portoghese ci ha affidato».
Esclusa formazione con Chega
Nonostante infatti per tutta la campagna elettorale Alleaza democratica abbia chiuso nettamente nei confronti di una possibile alleanza formata con il partito di estrema destra Chega (questione più volte confermata dallo stesso Montenegro) alcuni membri del partito non sembrano essere dello stesso avviso poiché porterebbe a una formazione di larghe intese con i moderati e i socialisti. Queste elezioni infatti hanno segnato un momento importante nella storia del partito di destra Chega, guidato da André Ventura, che è salito al 18% di gradimento ottenendo così 48 seggi in Parlamento.
Ventura: «Finita la stagione del bipartitismo»
«I portoghesi vogliono un Governo guidato da noi e da Alleanza democratica» – esordisce Ventura. «Oggi è finalmente giunta al termine la stagione del bipartitismo». Secondo il leader di Chega non formare una coalizioni insieme sarebbe un grave errore, spiega ipotizzando che «tra sei mesi» il suo partito riuscirà effettivamente a vincere le elezioni.