Ecuador, liberati ostaggi nelle carceri

Quito, 14 Gennaio 2024 – “Questa notte, i protocolli di sicurezza e l’azione congiunta della polizia e dell’esercito nazionale hanno consentito il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti in diverse carceri del Paese”, si legge in un comunicato dell’amministrazione penitenziaria in Ecuador.

 

Le rivolte erano diventate il fulcro della crisi iniziata martedì con una serie di attacchi e azioni intimidatorie, tra cui anche l’assalto a un canale televisivo da parte di un gruppo armato, una crisi che ha portato il Governo a dichiarare “guerra” contro tali bande criminali, ora classificate come gruppi terroristici.

Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, in un’intervista alla Bbc ha affermato che per risolvere il problema della violenza dei narcos non bastano l’esercito e le carceri come nel Salvador di Nayib Bukele. «Il modo per risolvere il problema è quello dell’Ecuador, non quello di El Salvador. Saremo severi contro il terrorismo e la corruzione, ma pensiamo anche alla crescita dell’occupazione e dell’economia, abbiamo bisogno di qualcosa di più sicurezza per rendere sostenibile il Paese».

«Quello che stiamo cercando di stabilire in Ecuador è un nuovo sistema di sicurezza che ci permetta di avere porti sicuri e controllare le frontiere in un modo diverso», ha concluso Noboa.

La vicenda

Nella notte di venerdì si è verificata anche la fuga di un prigioniero dal penitenziario Litoral, il carcere più grande e popolato dell’Ecuador, situato nella città di Guayaquil, da dove erano fuggiti sei detenuti, di cui due sono stati ripresi nelle vicinanze; una guardia carceraria arrestata con l’accusa di aver facilitato la fuga dei detenuti. Nel frattempo, secondo i media locali, la polizia e le forze armate hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di José Adolfo Maci’as Villamar, meglio conosciuto come Fito, il narcotrafficante leader dei “Los Choneros” fuggito dalla prigione di Guayaquil almeno una settimana fa. Finora non è rivelato cosa abbiano trovato gli inquirenti nella proprietà situata nella città costiera di Manta, da dove proviene Fito.

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