Disabilità, Oms: c’è ancora il timore della discriminazione

Oms

Il Rapporto dell’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) evidenzia che il 15% della popolazione di tutto il mondo convive con la disabilità. Sul totale delle persone in questa situazione, oltre un miliardo, circa 450 milioni vivono con problematiche relative alla condizione mentale o neurologica. Due terzi dei disabili non cercano assistenza medica professionale per timore di essere soggetti a stigmatizzazione, discriminazione e abbandono. Si stima, inoltre, che in tutto il mondo altri 69 milioni di individui subiscano lesioni cerebrali traumatiche ogni anno, mentre a un bambino su 160 viene diagnosticato un disturbo dello spettro autistico

Sport

In aiuto all’inserimento di queste persone c’è sicuramente lo sport, e in particolare l’equitazione. L’ambiente naturale e il rapporto con il cavallo diventa un elemento imprescindibile della cura. Infatti, montare a cavallo significa annullare le differenze tra i ragazzi normodotati e quelli affetti da disabilità anche gravi, che possono condividere le stesse esperienze.

Associazione Aida Onlus

«Stanno succedendo cose gravissime. Le persone con disabilità grave sono costrette a fare lunghissime file per i tamponi. Per quale motivo non si è pensato a un tampone domiciliare per queste persone? Queste cose fanno mettere in discussione anche la giornata mondiale della disabilità. Se si accendono i riflettori su queste problematiche solo un giorno all’anno e negli altri 364 giorni si rivendica poco e niente, ha poco senso. Noi siamo davvero stanchi». Ileana Argentin, presidente dell’Associazione Aida Onlus, ha affrontato il tema. «Siccome abitualmente noi disabili abbiamo un numero di persone che ci girano attorno molto alto può accadere che qualcuna di queste risulti positiva, per cui siamo costretti a fare il tampone continuamente. Io per esempio ne ho fatti già 4».

«I 75 milioni di euro in 3 anni stanziati dal Governo per il fondo careviger» – evidenzia la Argentin – «sono il riconoscimento soprattutto delle famiglie che sono costrette a lasciare il lavoro e a non poter fare i conti con il resto del mondo perché a volte sono agli arresti domiciliari con i loro figli. È un fondo» – ha aggiunto – «che dà la possibilità alle famiglie di accudire i loro parenti pur non essendo penalizzati completamente».

Presidente della Repubblica

«Preoccupano le difficoltà e i rischi per ottenere l’assistenza e le cure ordinarie presso i presidi medici e ospedalieri, impegnati faticosamente a fronteggiare l’emergenza Covid», dichiara il capo dello Stato Sergio Mattarella (video in fondo). «Anche per eliminare queste conseguenze e per tornare a condizioni normali è necessario sconfiggere al più presto il virus, rispettando – malgrado i disagi anche gravi – le norme di comportamento contro il contagio».

«La disabilità, personale o di un familiare, in molti casi è associata a condizioni precarie di reddito e di occupazione. L’accesso al mondo del lavoro delle persone con disabilità rappresenta un nodo centrale».

«L’Unione europea, nel mese scorso, ha approvato una dichiarazione, impegnativa per gli Stati membri, per costruire insieme un’Europa inclusiva nei confronti delle persone con disabilità».

«Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica».

 

 

Vedi anche il nostro approfondimento nell’articolo su eurocomunicazione.com

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