Dal 6 aprile i ristoratori di Mio Italia aprono a pranzo e cena

 

 

Roma, 23 Marzo 2021 – «Non abbiamo più nulla da perdere, tanto vale che apriamo». Da martedì 6 aprile i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) associati al Movimento Impresa Ospitalità (Mio Italia), apriranno a pranzo e a cena. «Non è una provocazione, né un atto dimostrativo per far arrivare qualche telecamera  e accendere i riflettori per una manciata di minuti sulla nostra situazione disperata» – spiegano – «ma una questione di sopravvivenza».

Il dramma della ristorazione italiana

«Da un anno i piccoli imprenditori dell’ospitalità a tavola sono costretti a chiudereaprirechiudere, in contrasto con le evidenze scientifiche, senza prospettive, programmazione, piani di rilancio, indennizzi ragionevoli, interventi sui costi fissi. Nulla. Non sono più padroni del presente e del futuro e di quello delle loro famiglie», dichiara Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia. Aggiungendo: «Con l’ultimo decreto Sostegno è stata prevista una elemosina, fra l’altro in arrivo dopo il 10 aprile». Migliaia di locali probabilmente non ci arriveranno a quella data.

Lo stillicidio dei fallimenti

Ristoranti, pizzerie, pub, bar, cocktail bar, tutto il comparto è nel dramma da un anno. E dietro ogni piccola impresa ci sono famiglie a cui manca il sostentamento. E poi c’è il ventaglio dell’indotto, di cui quasi mai si parla. Non bastasse, «continuano ad arrivare gli sfratti esecutivi e le convocazioni in tribunale», lamenta Paolo Bianchini. Tanti locali, soprattutto nei centri storici delle città d’arte, sono impossibilitati a pagare gli alti canoni di affitto, avendo entrate vicine allo zero.

Made in Italy addio?

«Il Paese, come conseguenza delle astruse decisioni della politica, sta perdendo, una dopo l’altra, aziende importanti che complessivamente creavano il 30% del Pil. Non solo. Lo Stato assiste inerme e irresponsabilmente al collasso dei prodotti Made in Italy e del settore della distribuzione, esposto finanziariamente con gli istituti bancari proprio a causa dei blocchi al comparto Horeca e dei conseguenti crediti deteriorati», spiega Paolo Bianchini.

Dal 6 aprile ristoranti sempre aperti

In sintesi, di fronte alla certezza del funerale per le loro piccole imprese, al netto ovviamente dei drammi familiari, i ristoratori del Movimento Impresa Ospitalità preferiscono aprire. In barba ai divieti. «Nessuno di noi ha più nulla da perdere. Il direttivo di Mio Italia domenica 21 marzo s’è riunito per deliberare l’unica opzione possibile, una scelta obbligata: andare contro le norme e aprire, seguendo tutte le misure anti-Covid, ma aprire. A pranzo e a cena. Sempre», conclude Paolo Bianchini.

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