Crew Dragon arrivata a destinazione. In 11 sulla Stazione spaziale (Video)

 

 

Spazio, 24 Aprile 2021 – Saluti e abbracci per gli equipaggi della navicella Crew Dragon, della SpaceX e della Stazione Spaziale. Si sono aperti gli sportelli che li separavano, ora sono in 11 a bordo. Questo è possibile perché i voli della navicella privata, in grado di trasportare quattro astronauti, si alternano a quelli della navetta russa Soyuz, che ha tre posti.

Esa a bordo

Thomas Pesquet, primo astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) è a bordo con Robert Shane Kimbrough e Megan McArthur, entrambi della Nasa, e Akihiko Hoshide, dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa. I 4 hanno volato su un veicolo di un’azienda privata. Pesquet è pronto a iniziare la sua missione Alpha, che guarda al futuro dell’esplorazione spaziale, verso Marte.

Dopo avere risposato otto ore, l’equipaggio della Crew Dragon si era svegliato alle 4,00 italiane del mattino per prepararsi alla manovra di avvicinamento alla Stazione Spaziale. La distanza era di circa 30 chilometri. La Crew Dragon della SpaceX si è agganciata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale alle 11,10 italiane, come previsto. Lanciata il 23 aprile, la navicella della SpaceX ha viaggiato al comando dell’americano Robert Shane Kimbrough.

L’incontro

Trascorse le due ore necessarie per uniformare la pressione dei due veicoli, è stato possibile aprire i portelli e i due equipaggi si sono uniti.

I quattro della missione Crew 2 hanno incontrato così i quattro membri della missione Crew 1. Ossia la comandante Shannon Walker, Michael Hopkins e Victor Glover, tutti della Nasa, e il giapponese Soichi Noguchi della Jaxa. Inoltre, i tre colleghi con la navicella russa Soyuz: Oleg Novicki e Pëtr Dubrov, entrambi della Roscosmos, e Mark Vande Hei della Nasa.

Quando, il 28 aprile, i 4 astronauti della Crew 1 rientreranno a Terra, Akihiko Hoshide prenderà il comando della Stazione Spaziale e in ottobre passerà il testimone all’europeo Persquet.

La missione Alpha di Pesquet

43 anni, ingegnere aerospaziale e pilota di linea, Persquet è entrato nel corpo astronauti dell’Esa nel 2009 e ha volato per la prima volta nel 2016 su una navetta russa Soyuz nella missione Proxima. Adesso si prepara al programma di ricerca della sua missione, chiamata Alpha. Nome scelto in riferimento al sistema stellare più vicino al nostro Sole e legata alla prima missione dell’astronauta francese dell’Esa, chiamata Proxima, come la più vicina delle tre stelle del sistema Alpha. Uno dei principali esperimenti è lo studio degli effetti dell’assenza di peso sulle cellule staminali del cervello, con particolare attenzione all’invecchiamento. Un altro obiettivo importante è gettare le basi per tecnologie utili per le future missioni dirette alla Luna e a Marte.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *