Covid, in Italia contagi sottostimati secondo il dossier intelligence

L’allarme

Covid-19, in Italia i contagi sarebbero sottostimati del 50% secondo il dossier dell’intelligence recapitato al dimissionario presidente del Consiglio Conte. Stando al documento infatti,  la differenza sarebbe causata dal numero di tamponi avvenuto verso la metà di novembre 2020. Circa un milione e mezzo, un dato mai registrato fino a quel momento

Dicono gli analisti

Secondo Repubblica, gli analisti hanno lanciato due allarmi: La curva di contagio non starebbe piegando verso il basso come affermerebbero i vari bollettini diramati dal ministero della Salute e, i dati pertanto non sarebbero attendibili, rendendo quindi complicate possibili analisi volte al fine di adottare le corrette misure di contenimento.

Intelligence e il dato che avrebbe portato a questo errore

«L’introduzione dei test rapidi ha reso impossibile un confronto con le serie storiche passate. Alcune Regioni, inoltre, non fanno distinzione tra il molecolare e il rapido, e questo ha delle ripercussioni sul calcolo di tutti i valori, tra cui il rapporto positivi/tamponi» È quanto sarebbe riportato nel documento stilato dall’intelligence. Il numero di persone in terapia intensiva per Covid è rimasto più o meno invariato. Potrebbe essere il sintomo di un virus che comunque ha continuato a circolare più di quanto dicano i tamponi

Tutto da rifare, eliminando dalla conta sia i rapidi, che quelli fatti per confermare la guarigione, considerando come attendibili esclusivamente quelli fatti in prima diagnosi. Ad oggi i test di conferma sarebbero il 65% del totale. Un numero piuttosto rilevante che potrebbe effettivamente dare alla curva di contagio una nuova forma.

ISS, possibile

Paola Stefanelli la direttrice del reparto di Malattie Prevenibili da vaccini, dell’Istituto Superiore di Sanità sembrerebbe non sottovalutare quanto sostenuto nel dossier. «Nei sistemi di sorveglianza – spiega ai microfono di Radio Anch’io – c’è una quota dei casi diagnosticati e quindi  notificati che può essere sottostimata».

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