Covid, nuove ordinanze in arrivo per alcune Regioni. Scontro per la Campania

Roma, 12 Novembre – I presidenti delle Regioni Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, che per ora sono “zona gialla”, hanno varato tre ordinanze. Contenuti molto simili, il coordinamento degli sforzi per contrastare la diffusione del coronavirus è fondamentale. L’oggetto di queste ordinanze si somma a quanto già previsto dalla “zona gialla” nazionale. Nella giornata di domani, venerdì, a seguito di una cabina di regia tra governo, Regioni e Comuni di oggi, sarà deciso l’eventuale spostamento di altre regioni nelle zone a più alto rischio (arancione o rossa).

Natale e Capodanno a rischio

L’infettivologo Massimo Galli si trova in accordo con la proposta. «Il punto è questo, abbiamo fatto il lockdown da marzo a maggio, avevamo ottenuto in gran parte d’Italia l’annullamento della presenza del virus, abbiamo fatto un’estate come quella che abbiamo fatto e il Ferragosto è diventato un elemento di grande amplificazione dell’epidemia».

«Natale e Capodanno sono grandi feste, se le affrontiamo con lo stesso spirito di Ferragosto non ne usciamo più, se chiudiamo tutto ora e riapriamo a Natale è evidente che comunque la riapertura non sarà quella che può consentire alle persone di andare a cenoni e veglioni. È necessario purtroppo che gli italiani abbiano quelle cautele che impediscono al virus di circolare. Dovremo abituarci all’idea che al sacrificio non può seguire il “liberi tutti” fino a che il vaccino non risolverà il problema»

Lo scontro sulla Campania

«C’è un’emergenza nell’emergenza e sono le immagini che arrivano dagli ospedali della Campania. Ora bisogna intervenire». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante una diretta Facebook. «La sanità è in enorme difficoltà in tutto il Sud: esercito e protezione civile devono andare in rinforzo ai nostri medici e infermieri che sono allo stremo».

«Abbiamo visto dei numeri e delle immagini che ci preoccupano. Quello che è successo a quella persona morta ieri in ospedale ci porta a mandare un grande abbraccio ai suoi familiari ma anche a dire che ora dobbiamo agire. È finito il tempo delle chiacchiere. Io rispetto tutti ma quando sento battute e minimizzazioni non va bene»

«Il ministro Speranza ha la mia fiducia ma se ci sono file di 30 ore fuori dagli ospedali si devono dichiarare le zone rosse. Non so se regionali o provinciali ma decidiamo. Non è uno scherzo. Abbiamo 600 mila positivi e le curve peggiorano. E nonostante tutto vedo ancora i negazionisti», prosegue Di Maio che poi osserva: «Servono zone rosse dove ci sono situazioni negli ospedali fuori controllo, ed esercito e protezione civile, ma anche collaborazione istituzionale».

Ma l’idea piace poco al governatore della Campania. «Si sta diffondendo la notizia che l’esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione».

«Nessun ospedale da campo verrà in Campania. L’unica nostra richiesta è da tempo l’invio di medici, e da questo punto di vista le risposte non sono arrivate. Il resto è sciacallaggio», afferma su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Un post che inizia con la frase: «Continua lo sciacallaggio contro la Campania. Prosegue una intollerabile campagna contro la sanità della Campania».

Misure del Governo

Per la Campania si stanno completando le ispezioni degli ispettori ministeriali, quindi per una decisione su un eventuale passaggio da zona gialla ad arancione o rossa si aspetta il monitoraggio di venerdì. Nel frattempo però, secondo alcune fonti di Palazzo Chigi, «il governo non resta con le mani in mano: se c’è stress sulle strutture sanitarie si interviene con l’esercito e con la possibilità di nuovi Covid hotel a Napoli», un punto sul quale il premier Giuseppe Conte avrebbe sentito il capo della protezione civile Borrelli.

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