Copasir, tv italiane: finanziamenti da Mosca?

 

 

Roma, 9 maggio 2022 – Si ritiene che non sia del tutto casuale la presenza di alcuni opinionisti stranieri, spesso di provenienza russa, all’interno di diversi programmi televisivi italiani, dedicati all’approfondimento di tematiche legate all’attualità. L’insinuazione è stata sollevata dal Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). Secondo l’organo di controllo sarebbe in atto “un’operazione di disinformazione organizzata e pensata a monte da uomini del Governo russo“. Il presentimento sarebbe emerso dalle particolari dinamiche con cui si sono svolti una serie di contraddittori, nel corso di importanti trasmissioni che si occupano in maniera prevalente del conflitto in Ucraina. Il quotidiano La Repubblica ha riportato la notizia, evidenziando come il Copasir abbia manifestato la necessità di approfondire la questione, tramite il graduale sviluppo di una serie di audizioni.

Il Copasir si è prefissato l’obiettivo di comprendere la modalità attraverso cui si scelgono gli ospiti all’interno di programmi televisivi italiani. Si vuole rilevare se vi sia o meno una regia occulta, orchestrata dal Cremlino, dietro la partecipazione di una serie di opinionisti. In quanto è verosimile pensare che sia in atto un’operazione mediatica. Che ha l’obiettivo di dividere il più possibile l’opinione pubblica italiana, in merito ai motivi che hanno spinto Mosca ad attaccare militarmente l’Ucraina. E di veicolare quindi dei messaggi persuasivi, di carattere propagandistico.

Il Copasir agisce in conformità alle politiche di sicurezza dell’Ue

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sta cercando di assecondare le misure adottate in seno alle istituzioni dell’Unione europea, che hanno riguardato la questione cruciale della propaganda. L’alto rappresentante dell’Ue per le politiche di sicurezza, in occasione della messa al bando in Europa di importanti fonti di informazione russe, l’agenzia di stampa internazionale Sputnik e RT, aveva sottolineato come agissero in maniera ambivalente. Con lo scopo di effettuare anche attività propagandistiche all’interno dei confini europei. Per questo motivo ritenute pericolose dal momento in cui le operazioni belliche russe in Ucraina sono entrate nel vivo.

Il Copasir, evidentemente, non sta cercando di intervenire in modo tale da limitare il contraddittorio nelle tribune televisive, che si ritiene un elemento indispensabile in qualsiasi Paese democratico. Ma di evitare che si manifestino attività propagandistiche sotto false apparenze.

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