Conflitto Medio Oriente, Biden: «stop operazione su Rafah»

 

Washington, 13 Febbraio 2024 – «Stop all’offensiva di Israele su Rafah». Questo l’appello del presidente Usa Joe Biden al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in merito all’aumentare dell’offensive sulla Città a sud di Gaza. Soffermandosi sulla questione della sicurezza della popolazione civile, dopo l’incontro con il re di Giordania, ʿAbd Allāh II ibn al-Ḥusayn, presso la Casa Bianca ha dichiarato che «l’operazione militare su Rafah non può procedere senza prevedere un piano che garantisca la sicurezza e il sostegno di oltre 1 milione di persone che si rifugiano nella Città».

L’impegno per liberare gli ostaggi

Parlando poi della situazione degli ostaggi, Biden affida a X un pensiero con cui rassicura l’impegno costante degli Usa nel cercare di trovare una soluzione per “riportare a casa gli ostaggi, per porre fine alla minaccia terroristica e la pace con due Stati per due popoli”. Oggi, come confermato dai media locali, il direttore della Cia Bill Burns incontrerà al Cairo il premier del Qatar, Mohammed bin Abdelrahman Al-Thani, Abbas Kamal capo dell’intelligence egiziana, David Barnea capo del Mossad e Ronen Bar capo della Shin Bet (agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele), per lavorare a un nuovo accordo per portare in salvo gli ostaggi.

Ue: “Stato ebraico cessi l’offensiva”

Alle richieste di Biden di cessare l’offensiva su Rafah si uniscono anche l’Ue e il Regno Unito che condannano l’operazione e chiedono allo Stato ebraico di fermarsi. Non solo, anche Pechino si associa diffondendo un comunicato del ministero degli Esteri con cui condanna fermamente le azioni contro i civili che violano i diritti umani e chiede con forza a Israele di “cessare le operazioni il prima possibile per prevenire un disastro umanitario nella zona di Rafah ed evitare vittime innocenti”.

Il caso Albanese

Intanto Tel Aviv vieta l’ingresso in Città a Francesca Albanese, inviata all’Onu per i diritti umani accusata di posizioni antisemite per aver scritto su X in risposta al presidente francese Emmanuel Macron sulla questione degli attacchi del 7 ottobre. “Le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro ebraismo, ma in reazione all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. I miei omaggi alle vittime”. Israele inoltre ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres di rimuoverla dal suo incarico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *