Confesercenti: zona rossa equivale a – 80 milioni al giorno

 

 

Roma, 15 Marzo 2021 – Confesercenti stima che le nuove restrizioni costeranno all’economia italiana circa 80 milioni di euro di consumi al giorno. Un nuovo colpo per le imprese, in particolare quelle del commercio e del turismo.

Perdite in tutti i settori

Il settore del commercio è nuovamente messo a dura prova per il mancato superamento della crisi sanitaria. Le ennesime misure di restrizione determinano un bilancio fortemente negativo per i consumi delle famiglie. Nei primi quattro mesi dell’anno arriveranno a perdere complessivamente 9,5 miliardi di euro. Di questi, oltre 3 riguardano il commercio al dettaglio e oltre 5 viaggi, ospitalità e pubblici esercizi, da addebitare soprattutto all’estensione delle chiusure fino al weekend di Pasqua. Questo è l’unico ponte di aprile, e avrebbe dovuto segnare l’avvio della stagione primaverile dopo la cancellazione di quella invernale.

Terziario e turismo maggiormente colpiti

Confesercenti spiega: “Le dimensioni della crisi sono tali che i livelli di consumo pre-pandemia potranno ormai essere ripristinati solo nel 2024. In questo quadro, come abbiamo avuto già modo di sottolineare, la proroga e il contestuale rafforzamento delle restrizioni fino a Pasqua costituiscono un nuovo, grave trauma per le imprese. Ed è particolarmente forte per quelle del terziario e del turismo. Le quali si vedono privare dell’avvio della stagione della moda e dell’unico ponte durante la primavera. Se si considera che, dopo un anno di Stop & Go, ci sono circa 450mila imprese a rischio chiusura, ci sembra evidente che le restrizioni non siano una soluzione sostenibile a lungo termine dall’economia. Sicuramente non lo è in queste condizioni”.

E i sostegni?

Sono più di tre mesi che siamo in attesa dei sostegni per le attività economiche e i lavoratori, ma il provvedimento continua a essere rinviato. Non c’è più tempo: servono urgentemente sostegni. Non solo per coprire quello che si è perso nel 2020 – e non ci è mai stato “ristorato” del tutto – ma anche per affrontare il 2021, che sarà un altro anno di forte crisi. Sostegni che devono essere rivolti a tutti, perché è inaccettabile parlare di selezionare le attività da salvare. Le imprese oggi si trovano in difficoltà non per propria responsabilità o perché non riescono a stare sul mercato, ma perché non possono operare a causa di una scelta amministrativa dovuta all’emergenza sanitaria in corso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *