Conferenza stampa del presidente del Consiglio Draghi

 

 

Roma, 8 Aprile 2021 – Il premier Draghi, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, parla del caso AstraZeneca e invita a seguire le linee guida del ministero della Salute e del Comitato tecnico scientifico (Cts). Presente anche il coordinatore del Cts Franco Locatelli.

Vaccini

«Nelle vaccinazioni la priorità va data ai più anziani e alle persone fragili. Il rischio di morte è maggiore per gli over 75 e bisognerebbe smettere di vaccinare chi ha meno di 60 anni. Così il premier Draghi in conferenza stampa. «Con che coscienza la gente salta la lista per farsi vaccinare sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili? C’è disponibilità di vaccini e non ho dubbi sul raggiungimento degli obiettivi. Entro aprile saranno vaccinati tutti gli over 80», ribadisce.

Lo Sputnik anche per l’Italia?

«Ci hanno detto che le capacità produttive attualmente sono molto limitate, in dosi non interessanti. Se le consegne degli altri vaccini verranno rispettate l’Italia ha tutti i vaccini che servono per questo anno. Bisogna vedere se lo Sputnik è un vaccino che si presta ad essere adattato in presenza di varianti, che verranno fuori nel corso dei prossimi mesi».

Riaperture?

«Non ho date, ma bisogna riaprire in sicurezza, vaccinando. Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equilibrio. Normale chiedere aperture: le migliori forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione e l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza».

«È previsto che il ministro Franco presenterà prima il Def dove viene definito lo scostamento, poi il Parlamento lo vota e poi presenteremo il decreto che conterrà sostegni e riaperture. Le dimensioni saranno probabilmente superiori di quello precedente».

Turismo

«Manca una data per la stagione turistica. Garavaglia dice a Giugno. Speriamo, magari anche prima, chi lo sa» – ha affermato Draghi, parlando del turismo – «Non diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt’altro. Penso a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al Paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane. Le riaperture dovranno esserci, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini. Conterà il dato sull’andamento delle vaccinazioni nelle classi a rischio».

«Il 30 aprile è la data di scadenza del periodo previsto nell’ultimo decreto. Ma lì si dice anche che qualora l’andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il Governo sta lavorando su tutto questo» – ha affermato ancora Draghi – «avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c’è la volontà del Governo di vedere nelle prossime settimane giornate di riaperture e non di chiusure».

Alitalia

«Siamo in piena trattativa tra i ministri e la Commissione europea: non possiamo accettare asimmetrie ingiustificate. Se ci sono ragioni per maltrattare Alitalia le vedremo. Ma non accetteremo discriminazioni arbitrarie» – ha dichiarato Draghi – «Ora il punto centrale è creare una società che si chiamerà Ita, che avrà una discontinuità con il passato. Mi spiace che non si chiamerà più Alitalia: come una famiglia un po’ costosa ma una di famiglia. Ora serve partire immediatamente con la stagione estiva, con una società nuova, forte, che si regga sulle sue ali, senza sussidi. Speriamo un esito positivo con la Commissione».

Recovery

«Per il Pnrr è prevista una struttura centrale che abbia una funzione di coordinamento, riceva il denaro dalla Commissione europea e lo dia agli enti attuatori a seconda dei lavori in corso. Gli enti daranno poi riscontro dei pagamenti. il 30 aprile consegneremo il piano».

«È fuori discussione che il Pnrr chieda assunzioni di nuove competenze, formazione e aggiornamento di competenze attuali. Abbiamo fatto ripartire i concorsi per alcune categorie. La riapertura è orientata ad assumere qualifiche nel campo della digitalizzazione o dell’aggiornamento».

«Dopo il confronto con le Regioni è venuto da concludere che in fondo noi non abbiamo credibilità come capacità di investire, l’abbiamo persa tantissimi anni fa, ma non perché non si volesse investire. Bisogna cambiare tutto per diventare credibili. E bisogna cambiare tutto per superare gli ostacoli a livello politico, istituzionale, amministrativo, contabile e anche giudiziario. Queste sono tutte le aree dove occorre».

Connessione internet

«L’anno trascorso è stato di depressione: la digitalizzazione sarebbe stata la via per fare il possibile nella nostra vita. Questo divario digitale segue anche quello che c’è nel nostro Paese: penso alla dad che è meglio di niente, ma c’è un divario tra le varie parti d’Italia. Questa è una priorità del Governo: figura nelle missione del Pnrr, è trasversale in molti progetti. Molti di questi non si possono fare senza questo passo in avanti nella Pubblica amministrazione. Il lavoro su questo punto è già cominciato».

 

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