Commemorazione Sassoli, «italiano di Bruxelles»

 

 

Bruxelles, 28 Marzo 2022 – «È un’emozione essere riuniti qua per ricordare la luminosa figura di un leader politico italiano, di un grande europeo, di un grandissimo italiano del Belgio». Lo ha dichiarato l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Francesco Genuardi, nel suo discorso alla cerimonia per la commemorazione del defunto presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al Municipio di Bruxelles.

Le parole dell’ambasciatore italiano in Belgio

«L’onda emotiva generale dalla scomparsa di Sassoli è stata grande anche a Bruxelles e ha attraversato tutta la città», ha spiegato Genuardi ricordando lo stretto legame che Sassoli aveva con la capitale. «La sua prima visita da presidente del Parlamento è stata alla stazione metro di Maelbeek», luogo dell’attentato terroristico nel marzo 2016 costato la vita a 32 persone.

«Nell’aprile 2020, in piena pandemia, aprì le sedi del Parlamento per ospitare senzatetto e donne vulnerabili, organizzando anche la fornitura di pasti caldi e mettendo a disposizione degli operatori sanitari i mezzi del Parlamento europeo. È il senso più alto di fare politica», ha aggiunto l’ambasciatore.

Le chiavi della città di Bruxelles consegnate ai familiari

Alla cerimonia hanno preso parte i rappresentanti delle autorità locali, della comunità italiana in Belgio, delle Istituzioni europee e del Governo belga. Oltre all’ambasciatore Genuardi, sono intervenuti il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, l’ambasciatore Piero Benassi, il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, la vice premier del Belgio, Petra de Sutter, il segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle, e la moglie di Sassoli, Alessandra Vittorini.

A lei e al figlio Giulio Sassoli, il sindaco ha consegnato le chiavi della città di Bruxelles, in segno di riconoscenza per il ruolo che ha avuto l’ex presidente del Parlamento europeo per la capitale belga e comunitaria. «Il legame con la città di Sassoli resterà sempre», ha spiegato la signora Vittorini in un commosso discorso di ringraziamento.

«Sassoli era un cittadino europeo di origine italiana»

«Sassoli era un cittadino europeo di origine italiana». Così l’ambasciatore Piero Benassi, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, alla cerimonia in suo onore nel Municipio di Bruxelles. «Il sorriso del presidente Sassoli era parte integrante di tutte le discussioni politiche, un sorriso che esprimeva profondità», ha aggiunto, «a noi il compito di portare avanti questa eredità».

«Come un Pontifex costruiva ponti dove non c’erano»

«David Sassoli merita di essere nominato Pontifex», una delle cariche romane, perché «dove non c’erano ponti costruiva dei ponti». Così il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, nel suo intervento alla cerimonia di commemorazione in onore dell’ex presidente del Parlamento europeo. «Era un figlio adottivo dell’Europa», ha rimarcato il commissario parlando in italiano. «Non aveva nessuna prepotenza, nessuna arroganza». «Per me David rimane un amico, anche se è scomparso. Mi capita spesso, anche con questa guerra, di chiedermi: che cosa avrebbe detto David?», ha aggiunto.

 

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