Clima, meno frutta estiva a causa delle gelate primaverili

 

 

Roma, 29 Maggio 2021 – La pandemia da Covid-19 ha apportato cambiamenti positivi nelle tavole degli italiani, infatti la domanda di cibi salutistici è notevolmente aumentata. Invece il clima le rende più povere. Per esempio di frutta estiva.

Frutta estiva in calo

Da un analisi di Coldiretti emerge la triste realtà. “Quest’anno è sparito dagli scaffali quasi un frutto su due a causa del clima pazzo. Le gelate primaverili hanno praticamente dimezzato i raccolti nazionali con cali che vanno dal 30% per le ciliegie al 40% per le pesche e nettarine fino 50% per le albicocche, rispetto a una annata normale”.

“Sono gli effetti del moltiplicarsi degli eventi estremi in un anno segnato da temperature con picchi durante l’inverno anche ai 28 gradi che hanno risvegliato precocemente le piante in fase di riposo, rendendole più sensibili alle gelate primaverili“.

Il risultato è che in Italia la produzione nazionale complessiva di ciliegie è scesa attorno agli 80 milioni di chili. Ma anche il raccolto di pesche e nettarine ne perde circa 722 milioni mentre per le albicocche la produzione è crollata a 154 milioni. Dunque, tutto il raccolto di frutta estiva è duramente compromessa, con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro.

Difficoltà in tutta l’Ue

La situazione è difficile in tutta l’Unione europea colpita dalle anomalie del clima con cali che raggiungono il 35% per le albicocche. Mentre per le pesche e nettarine si stima il raccolto più basso degli ultimi 30 anni, nei principali Paesi produttori, con una produzione inferiore di quasi il 20% a quella già molto bassa dello scorso anno.

Richieste di aiuto

La Coldiretti chiede interventi urgenti nazionali e comunitari di sostegno alle imprese agricole che hanno perso un intero anno di lavoro. In questo contesto è importante l’appello alla Commissione europea sottoscritto da Italia, Francia e Grecia per mettere in campo idonee misure urgenti e transitorie per sostenere le imprese danneggiate, conformemente a quanto consentito dall’articolo 221 del regolamento sulla Organizzazione unica di mercato. Occorre anche rafforzare i controlli alle importazioni per evitare che prodotti stranieri diventino magicamente italiani.

“Per non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy è importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che – informa la Coldiretti – è obbligatoria per la frutta e verdura sui banchi dei mercati e sugli scaffali dei supermercati”.

“Si tratta di un alimento che non deve infatti mancare nell’alimentazione dell’estate. Durante la quale occorre consumare acqua e cibi rinfrescanti come frutta e verdura di stagione, ricche di potassio, calcio e ferro. Indispensabili per rinvigorire l’organismo e reintegrare acqua e sali minerali persi con l’eccessiva sudorazione”.

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