Chiarimenti (e preoccupazioni) del governo sugli spostamenti a Natale e Capodanno

Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri sugli spostamenti e il successivo Dpcm del 3 dicembre, in vigore, hanno stabilito le misure da seguire durante il Natale e le altre festività. Negli ultimi giorni, sul sito del governo sono state pubblicate le Faq, le domande più frequenti, e le risposte su cosa si potrà e cosa non si potrà fare durante quel periodo.

Il decreto prevede che, nonostante i divieti, dal 21 dicembre al 6 gennaio si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Residenza

La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.

Domicilio

Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.

Abitazione

Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del Dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità. Quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno. O con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze). Tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.

Boccia contrario all’allentamento delle misure

Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia torna a esprimere la sua contrarietà all’allentamento delle misure per Natale e Capodanno. «Se vogliono rimuovere i vincoli in tutti i comuni italiani ci troveranno contrarissimi, se vogliono chiarimenti per i piccoli comuni nelle aree interne, il Parlamento ha i mezzi per farlo. Siamo ancora nella fase più critica e se a dicembre i comportamenti non saranno rigorosi, il rischio della terza ondata è abbastanza certo».

L’appello agli italiani è quello di rispettare le regole e mantenere il massimo di attenzione.

Speranza preoccupato

Il ministro della Salute Roberto Speranza: «sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie. Se passa il messaggio liberi tutti si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo in piena campagna vaccinale. La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza la necessità di non vanificare i sacrifici fatti».

Irregolarità

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani polemizza: «la Toscana ha sicuramente uno dei livelli minori di contagio in questo momento, e quindi si viene a creare una disparità di trattamento tra Regioni. Una delle regioni in zona gialla è arrivata ad avere negli ultimi giorni una media che si avvicina ai 4mila contagi giornalieri e noi che da una settimana siamo a 500 rimaniamo e in zona arancione. Mi sento di segnalare soprattutto l’ingiustizia perché i dati ci portano a condizioni di zona gialla, quindi di opportunità di movimento delle persone».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *