Chernobyl, livelli di radiazioni 10-15 volte superiore al normale

 

 

Roma, 10 Aprile 2022 – Nella foresta rossa, nella zona di esclusione della centrale nucleare ucraina di Chernobyl, dove i militari russi hanno scavato trincee e cercato di costruire fortificazioni, “sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni“. A riferirlo su Telegram è la società statale ucraina per l’energia nucleare Energoatom. Il capo Petro Kotin insieme agli specialisti della compagnia ha visitato una delle aree della foresta.

L’indice di radiazione esterna “è 10-15 volte superiore al normale“, spiega Energoatom. “Uno degli indicatori che forma la radiazione interna ricevuta dagli occupanti dalla superficie del suolo (contaminazione Beta), risulta 160 volte superiore alla norma“.

Un altro fattore di radiazione interna è l’inquinamento alfa. Si forma a seguito di frammenti di combustibile nucleare irradiato, muratura di grafite, ecc. sparsi in questa parte della foresta rossa. “Questi frammenti si trovano ora a una profondità di 40-80 cm; gli occupanti hanno scavato più in profondità. Quando ingerito, questo tipo di radiazione è decine e centinaia di volte più potente delle radiazioni gamma e beta”, afferma Energoatom. “Tutti i soldati russi che sono stati nella foresta rossa e hanno scavato per quasi 30 giorni, dovranno affrontare malattie da radiazioni di varia gravità”.

A rischio i soldati russi

Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, sostiene che ai soldati russi che fin dal primo giorno dell’invasione, 24 febbraio, hanno scavato trincee e bunker «non resta più di un anno di vita». Spesso hanno lavorato senza indossare protezioni.

Il 6 aprile l’agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione ha diffuso un video, ripreso da un drone, in cui si vedono le truppe russe mentre scavano trincee nella foresta rossa. Ma tra le cime degli alberi diventate rosse a causa delle radiazioni, da cui il nome, i soldati non si sono limitati a scavare l’elaborato labirinto. Secondo Yaroslav Emelianenko, membro dell’agenzia, avevano organizzato il proprio accampamento proprio nella zona attorno alla centrale. Dunque esponendosi a un numero di radiazioni paragonabili alla quantità annuale che un essere umano può sopportare.

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