Case Green, arriva il primo sì dalla commissione Itre

 

Bruxelles, 16 Gennaio 2024 – La maggioranza della commissione Itre (commissione per l’industria e l’energia) del Parlamento europeo ha votato in favore dell’accordo sulla direttiva inerente l’efficientamento energetico degli edifici (direttiva case green), discusso in seno al trilogo (negoziato interistituzionale informale che riunisce le istituzioni europee al fine di raggiungere un accordo provvisorio) con il Consiglio e che introduce alcuni obblighi inerenti la ristrutturazione degli immobili per renderli più ecosostenibili.

Il provvedimento è passato con 38 voti favorevoli, 20 contrarie. 6 astenuti. Ora si attende esclusivamente il responso della prossima sessione plenaria calendarizzata per febbraio.

I cambiamenti

La direttiva case green, già discussa a dicembre resta invariata eccezion fatta per l’articolo 9 che diventa più flessibile e consente ai Paesi membri di definire i piani per la riduzione dei consumi del proprio patrimonio edilizio. Dal 2020, anno di inizio, fino al 2050, anno di completamento del percorso, i Paesi dovranno presentare un report progressivo con cui attestare gli step raggiunti, non più basati sulla classe energetica dei singoli edifici, ma sul consumo medio, fino al raggiungimento di zero emissioni.

Abbandonare i combustibili fossili

Sono tanti gli obiettivi intermedi che gli Stati devono raggiungere per rispettare la direttiva case green, tra questi l’abbandono dei combustibili fossili, che comprende l’utilizzo del metano e delle caldaie a gas nelle abitazioni, la cui data di messa a bando passa dal 2035 al 2040. Prevista anche la possibilità di incentivi per i sistemi di riscaldamento ibrido come caldaie e pompe di calore.

Parlando della riduzione dei consumi per il parco edilizio, questi dovranno arrivare a una riduzione del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035.

Il commento della politica

Nonostante la Lega tramite gli europarlamentari Isabella Tovaglieri, componente Itre e Paolo Borchia coordinatore Id in commissione Itre, sottolinei l’importanza di aver eliminato l’obbligo di adeguarsi alle classi energetiche che ricadeva sul singolo cittadino, evidenziano alcune criticità in merito agli oneri di ristrutturazione che avranno delle ripercussioni sul debito pubblico. «Soprattutto tenendo conto di un contesto immobiliare come quello del Belpaese dove le case sono per lo più di proprietà».

Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo afferma che «mentre l’Europa va in una direzione, il Governo Meloni prende quella opposta, dato che ha distrutto il Superbonus».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *