Calamità naturali, in Ue danni per 77 miliardi di euro

 

 

Bruxelles, 17 Luglio 2021 – Il progetto di ricerca Titan, realizzato dal programma europeo Espon, specializzato in analisi delle politiche regionali, rileva che dal 1995 al 2017, alluvioni, tempeste, siccità e terremoti hanno causato in Europa quasi 77 miliardi di euro di danni. Di cui 43,5 miliardi direttamente collegabili ai disastri naturali e 33,4 miliardi derivanti dai legami economici con le aree colpite da calamità.

Secondo lo studio, a essere più colpite in termini economici sono state l’Europa centrale, orientale e sudorientale. Tra il 1981 e il 2010, le tempeste di vento e le alluvioni hanno causato il 76% dei danni stimati dai ricercatori.

Ancora decine di dispersi in Germania

In Germania ci sono ancora decine di dispersi per le estesissime alluvioni causate dalle intense piogge degli ultimi giorni. La stima più recente parla di almeno 133 morti, ma i giornali tedeschi sostengono che quasi certamente aumenterà nelle prossime ore. Uno degli Stati tedeschi più colpiti è quello del RenaniaPalatinato: soltanto qui ci sono almeno 1.300 dispersi. Oltre alla Germania ci sono state gravi inondazioni anche in Belgio – dove i morti sono almeno 20 – Paesi Bassi, Lussemburgo e parte della Svizzera.

Nelle ultime ore circola preoccupazione per la diga del fiume Rur nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, che si è rotta a causa dell’enorme portata d’acqua. Circa 700 persone nella città di Wassenberg sono state evacuate. Ma secondo Deutsche Welle altre 1.300 persone potrebbero dover lasciare le proprie case per precauzione. Nello stesso Stato una delle zone più colpite è quella intorno alla città di Erftstadt, dove ancora oggi le strade sono sommerse d’acqua e ulteriori piogge sono previste nelle prossime ore.

Le alluvioni di questi giorni sono considerate tra le peggiori ad avere mai interessato la Germania occidentale. Causate da un fronte di bassa pressione che ha portato piogge intense e persistenti a partire dall’inizio della settimana. Le quali hanno, poi, fatto gonfiare alcuni fiumi che scorrono nella zona e al confine con Belgio e Paesi Bassi, come il Reno e, più a occidente, la Mosa. In Belgio la città più colpita è stata Liegi, dove secondo gli ultimi dati ci sono ancora 20 dispersi.

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