Birmania, Aung San Suu Kyi lascia la prigione

 

 

Myanmar, 28 Luglio 2023 – La leader birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel 1991 e attivista per i diritti umani e agguerrita oppositrice del Governo dittatoriale che soggioga il Paese, ha lasciato il carcere per essere trasferita in un edificio governativo.

A renderlo noto un funzionario del suo partito, la Lega nazionale per la Democrazia, rimasto anonimo per motivi di sicurezza, ha dichiarato all’Afp che «da lunedì Daw Aung San Suu Kyi si trova in un edificio governativo di alto livello», confermando che già ha avuto alcuni incontri con varie personalità.

I problemi di salute

Stando a quanto sostenuto da un’altra fonte di un altro partito politico Suu Kyi si troverebbe in un complesso per vip a Naypyidaw. Dal momento dell’incarcerazione sono circolate numerose preoccupazioni in merito allo stato di salute del premio Nobel, le stesse avanzate anche nel corso del processo a suo carico definito dai gruppi per i diritti umani “una farsa” per escluderla dalla politica. Al momento non è chiaro se il trasferimento sia definitivo o meno, sembrerebbe stando alle fonti locali, che la giunta militare aveva intenzione di mostrare clemenza nei confronti dei detenuti in vista di una festività religiosa in programma per la prossima settimana.

Il Golpe e la condanna

Forte sostenitrice dei diritti umani si è da sempre impegnata in difesa di questa causa, andando dichiaratamente contro il regime militare che ha da sempre governato in Myanmar divenendo il simbolo dell’opposizione dal 1962, quando teneva comizi di piazza in favore della libertà. Dopo il tentativo fallito di richiesta di verifica del ballottaggio che vede trionfare nel 2020 il partito di del capo delle forze armate, il generale Min Aung Hlaing di Aung San Suu Kyi, l’anno successivo dopo un colpo di Stato finisce in carcere insieme a alcuni leader del suo partito.

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