Bce: “le banche mostrano capacità di tenuta ma facciano attenzione”

 

 

Bruxelles, 28 Gennaio 2021 – La Banca centrale europea (Bce) avvisa nuovamente sul rischio di “un aumento improvviso dei crediti deteriorati che non sono del tutto emersi nei portafogli“.

NPL

I crediti deteriorati (conosciuti anche come prestiti non performanti o, in inglese, non performing loans, NPL) sono crediti delle banche che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto.

Il presidente del consiglio di vigilanza, l’italiano Andrea Enria, ex presidente dell’Autorità Bancaria Europea, mostrando i risultati dello Srep (Supervisory Review and Evaluation Process, l’analisi sul patrimonio e la gestione dei rischi) afferma che l’attenzione dell’autorità si «è concentrata sull’adeguata classificazione e misurazione dei rischi nei bilanci bancari. Ma anche sul grado di preparazione a gestire con tempestività i debitori in difficoltà».

Secondo Ernia: «Le banche non devono aspettare la fine della moratoria sui prestiti per fare pulizia nei bilanci e far emergere i crediti con probabilità di non essere ripagati (Utp). Le moratorie, che sono utili per dare respiro a banche e clienti, non dovrebbero essere prese come giustificazione per rimandare. Si deve evitare un’impennata dei crediti deteriorati alla scadenza delle misure.

Le priorità

La Bce ha “comunicato alle banche un numero di raccomandazioni considerevolmente più elevato“. Nel comunicato redatto a conclusione dell’analisi Srep si legge: “Le priorità di vigilanza bancaria della Bce per il 2021 sono la gestione del rischio di credito, solidità patrimoniale, sostenibilità dei modelli imprenditoriali e governance“.

Abbiamo deciso di mantenere stabili i requisiti e gli orientamenti complessivi Srep“. La Bce ha deciso di mantenere stabili i requisiti di secondo pilastro (Pillar 2 requirements, P2R) e gli orientamenti di secondo pilastro (Pillar 2 guidance, P2G) e di non aggiornare i punteggi Srep, salvo ove le modifiche fossero giustificate dalle circostanze eccezionali delle singole banche. Le preoccupazioni sotto il profillo della vigilanza sono state affrontate principalmente tramite raccomandazioni qualitative anziché misure di vigilanza. “Le banche mostrano capacità di tenuta, ma permangono vulnerabilità in diverse aree, in particolare in relazione al rischio di credito”.

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