Bce, Lagarde: probabile ripresa nella seconda parte dell’anno

 

 

Roma, 21 Gennaio 2021 – La Banca centrale europea (Bce) ha confermato i tassi di interesse: il saggio di riferimento resta fermo allo zero mentre quello sui depositi è negativo e pari al -0,5%. Ha inoltre confermato il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) fissato a 1.850 miliardi di euro.

La presidente Lagarde

La presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa ha affermato: «Molto dipenderà dagli sviluppi nella lotta al Covid-19. La campagna vaccinale, rappresenta un’importante passo avanti, ma la pandemia resta un serio rischio per la salute pubblica e l’economia. Ci vorrà tempo per arrivare a un’immunità di gregge e le nuove varianti del virus rischiano di far precipitare di nuovo la situazione. Per questo è più probabile che vedremo una ripresa nella seconda parte dell’anno piuttosto che nella prima metà».

L’incertezza è elevata e i rischi per l’economia sono orientati al ribasso, sebbene meno pronunciati rispetto a qualche mese fa. Anche grazie all’accordo sulla Brexit e alla fine del turbolento periodo post-elettorale negli Usa. La strada per risanare le ferite della pandemia appare ancora lunga. E la Bce è consapevole che un ampio grado di accomodamento monetario resta necessario per sostenere l’attività economica e portare l’inflazione vicina all’obiettivo del 2%.

Rassicurazioni per l’Itallia

La Lagarde ha chiesto ai Governi di non ritirare con anticipo gli aiuti ma anche di rendere operativo il Next generation Eu senza ritardi. Infine, ha rassicurato sull’andamento della curva dei rendimenti dei titoli sovrani. Soprattutto in conseguenza delle tensioni registrate dallo spread tra Btp e Bund per i problemi della maggioranza di Governo in Italia. «Al momento non vediamo movimenti in alcun rendimento dei bond sovrani tali da porre un problema per le condizioni di finanziamento nell’Eurozona».

Allarme della Bce

Il protrarsi della pandemia da Covid-19 mette a rischio la ripresa. L’attività economica potrebbe risultare in calo anche nei primi tre mesi del 2021, nonostante la contrazione registrata nel quarto trimestre del 2020. “Niente può essere escluso. Siamo pronti ad adeguare tutti i nostri sistemi, se sarà necessario”. L’allarme è della Bce che, per il momento, conferma la stima di una crescita del Pil dell’Eurozona pari al 3,9% quest’anno.

«I dati economici più recenti suggeriscono che la recrudescenza della pandemia e l’associata intensificazione delle misure di contenimento hanno portato a un calo dell’attività economica nel quarto trimestre del 2020 e sono attese pesare anche sull’attività nel primo trimestre di quest’anno», ha spiegato la presidente Christine Lagarde.

«Il programma di acquisto per l’emergenza pandemica da 1.850 miliardi di euro resterà in vigore fino a marzo del 2022 e comunque fino a quando la crisi pandemica non sarà finita. La Bce, dunque, non esclude niente ed è pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti, in una direzione o quella opposta, se sarà necessario. Non posso dirlo più chiaramente di così. L’obiettivo è mantenere le condizioni finanziarie più favorevoli, perché ciò indurrà i consumatori a spendere e gli investitori a investire, cioè migliorerà le condizioni dell’economia e dell’inflazione».

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