Auto elettriche, Byd approda in Europa

 

Budapest, 1 Febbraio 2024 – Un balzo in avanti che si potrebbe definire storico. Questo è quello che rappresenta l’accordo firmato dalla Byd, marchio cinese di auto elettriche con l’Ungheria. Non era mai accaduto che un produttore cinese uscisse dai confini nazionali, aprendo di conseguenza la strada a un nuovo bacino di mercato tutto europeo. A confermare l’accordo di cui si vociferava già da qualche tempo e che prevede l’acquisto da parte di Byd dello stabilimento automobilistico di Szeged nel sud dell’Ungheria è il ministro degli Esteri del commercio ungherese, Péter Szijjártó che ne ha evidenziato l’importanza storica.

Perché l’Ungheria

Si concretizzano quindi i timori sollevati a gennaio dal patron di Tesla Elon Musk che aveva sollevato timori in merito ai produttori di auto elettriche cinesi, da lui definiti i più competitivi al Mondo. La Byd arriva in Ungheria dove trova terreno fertile grazie alla forte politica di incoraggiamento degli investimenti portata avanti dal Governo Orbán anche perché il Paese punta a diventare uno dei poli industriali più importanti in Europa per quanto riguarda la mobilità elettrica. Oltre alla Byd hanno investito infatti Mercedes, Audi, Bmw e Suzuki. Sempre dalla Cina la Contemporary Amperex Technology Co. Limited (CATL), azienda leader nella produzione di batterie a ioni di litio e vetture elettriche intende investire nel Paese aprendo una fabbrica. Dalla Byd dichiarano che il nuovo impianto introduce sistemi completamente automatizzati e il meglio delle soluzioni tecnologiche. Inoltre creerà molti posti di lavoro e darà nuova linfa all’economia locale sostenendo l’indotto.

Cina primo esportatore

A conferma dell’espansine del mercato mandarino ci sono i dati incredibilmente positivi diffusi dalla China Association of Automobile Manufacturers (CAAM) in merito alle esportazioni di auto elettriche (4,91 milioni lo scorso anno) che consacrano ufficialmente la Cina come primo esportatore di veicolo al Mondo, spodestando di fatto il Giappone che è a quota 4,42 milioni di mezzi secondo la Japan Automobile Manufacturers Association (JAMA).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *