Adinolfi, «Il nucleare necessario in un mercato di transizione»

 

 

Bruxelles, 6 Luglio 2023 – «Dobbiamo tornare a guardare all’energia nucleare con speranza e non con terrore. Quando parliamo di nucleare, oggi, ci riferiamo a una energia di nuova generazione e a tecnologie avanzate, che nel contesto di un mercato che cambia possono far fronte a un fabbisogno che sarà il doppio rispetto alle richieste del mercato attuale». Lo afferma il parlamentare europeo della Lega – Gruppo ID (Identità e Democrazia) Matteo Adinolfi.

Incontro organizzato da Confindustria all’Europarlamento

Esattamente un anno fa il Parlamento europeo ha respinto una mozione contro l’inclusione del gas e del nucleare tra le attività economiche eco-sostenibili. Questo perché l’atto delegato sulla tassonomia della Commissione prevede l’inclusione di specifiche attività energetiche dei settori del gas e del nucleare nell’elenco di attività economiche eco-sostenibili, comprese nella cosiddetta tassonomia Ue. 278 eurodeputati hanno votato a favore del veto, 328 contro e 33 si sono astenuti. Per porre il veto alla proposta della Commissione sarebbe stata necessaria una maggioranza assoluta di 353 deputati. Visto poi che anche il Consiglio europeo non ha sollevato obiezioni alla proposta della Commissione, l’atto delegato sulla tassonomia è entrato in vigore e si applica a partire dal 1° gennaio 2023.

Di questo si è discusso ieri nel corso dell’incontro organizzato da Confindustria proprio presso la sede belga del Parlamento europeo dedicato alla riforma del design del mercato elettrico. «Siamo di fronte a sfide epocali. I recenti avvenimenti hanno dimostrato la vulnerabilità dell’Italia rispetto all’approvvigionamento di energia. Dobbiamo pensare a un percorso che ci renda autosufficienti e in questo l’energia nucleare può giocare un ruolo di primo piano».

Il punto di vista di Adinolfi

«Il nucleare di nuova generazione costituisce una fonte alternativa e pulita per la produzione di energia. Lo stesso piano di transizione Ue prevede il nucleare, tanto che la Francia ha persino ottenuto la possibilità di ristrutturare le vecchie centrali utilizzando fondi del Pnrr».

«Nel percorso verso la transizione verde il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione deve passare necessariamente per l’energia nucleare anche per garantire un approvvigionamento energetico in linea con le richieste di un mercato che deve essere competitivo».

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