Accordo Ita-Lufthansa, Ue avvia indagine

 

Milano, 24 Gennaio 2024 – La Commissione europea ha deciso di avviare delle indagini approfondite in merito all’accordo sull’acquisto della compagnia aerea Ita (ex Alitalia) da parte di Lufthansa poiché, secondo la valutazione preliminare, tale intesa violerebbe alcune norme Ue inerenti la concorrenza e si tradurrebbe in un taglio drastico delle rotte tra Italia e Europa con il conseguente abbandono di alcuni slot dell’aeroporto di Milano-Linate, parte fondamentale del core business di Ita che ne detiene circa il 60% e sui quali anche Ryanair si era espressa nei mesi scorsi, sollecitandone la cessione di parte di questi slot.

La decisione

Le perplessità della Commissione Ue, che da questo momento ha 90 giorni (lavorativi) di tempo per analizzare la questione e produrre un verdetto entro il 6 giugno di quest’anno, non giungono del tutto inaspettate. Numerosi sono stati gli incontri a Bruxelles con l’Antitrust e Lufthansa si era detta disposta a chiarire tutte le questioni sollevate dall’autorità, risposte poi ritenute non del tutto soddisfacenti dalla Commissione. Le criticità che hanno portato all’avvio dell’indagine, sottolinea la nota, non avrà delle ripercussioni sull’esito del procedimento, ma potrebbe portare le compagnie a cedere maggiori quote di mercato.

Operazione mina la concorrenza

Per l’Ue l‘accordo tra Ita e Lufthansa porterebbe a una riduzione della concorrenza sul mercato dei servizi di trasporto aereo per i passeggeri che volano su tratte a corto o a lungo raggio da e verso l’Italia, in particolare modo tra Italia e Europa centrale. La Commissione Ue con una nota spiega che le due compagnie “sono concorrenti diretti per i collegamenti senza scalo” mentre altre compagnie, in articolare modo quelle low cost come ad esempio Ryanair, che spesso operano in aeroporti più complessi, rappresentano una concorrenza limitata.

Le joint venture di Lufthansa

Non solo una limitazione alla concorrenza, ma, parlando di joint venture, Lufthansa gode del supporto di Air Canada e della United Airlines per le tratte a lungo raggio come ad esempio quelle che collegano l’Italia al Giappone, agli Usa, o all’India. A questi, l’accordo garantirebbe la copertura anche da parte di Ita grazie all’aggiunta dei voli diretti e alla comodità dei suoi siti aeroportuali.

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