Roma, 5 Ottobre 2022 – Il ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, ha dichiarato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa nel sud dell’Ucraina, funzionerà sotto la supervisione russa dopo che Mosca ha annesso i territori circostanti tramite quello che Kiev e la comunità internazionale ha bollato come ”referendum farsa”.
L’annuncio arriva mentre il direttore generale dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) Rafael Mariano Grossi ha valutato la possibilità di condurre una nuova visita alla centrale di Zaporizhzhia. Inoltre sarà nei prossimi giorni a Kiev e poi a Mosca per discutere della creazione di una zona di sicurezza attorno alla centrale. Ieri l’Aiea ha spiegato che il direttore dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia Ihor Murashov, arrestato e poi rilasciato dalle autorità russe, non proseguirà incarico. “Non è chiaro chi sarà il nuovo responsabile della centrale”, ha aggiunto l’Aiea sul proprio account di Twitter.
La liberazione di Lugansk
“La liberazione della Regione di Lugansk è iniziata, diversi insediamenti sono già stati liberati dagli invasori russi”. Ad annunciarlo è il capo dell’amministrazione militare regionale Sergy Gaidai in un videomessaggio, come riporta Unian. Gaidai non ha specificato il nome degli insediamenti liberati.
Sanzioni Ue
Secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche i Paesi dell’Unione europea avrebbero raggiunto un accordo sul nono pacchetto di sanzioni alla Russia che comprenderebbe anche il tetto al prezzo del petrolio. L’accordo apre la strada al divieto alle navi di trasporto Ue del trasporto di petrolio russo a prezzi fissati oltre un certo livello in Paesi fuori dall’Unione europea, usando quindi il price cap per colpire gli introiti del petrolio del Cremlino, come in precedenza sostenuto dal G7.