Mio Italia, bisogna creare un ministero “solo” del Turismo

 

 

Roma, 10 Febbraio 2021 – Si parla tanto dell’Italia come Paese custode di gran parte del patrimonio artistico, culturale e via dicendo, del Mondo; patrimonio che, in mancanza di materie prime, dovrebbe rappresentare il petrolio della Nazione, cioè la fonte inesauribile di ricchezza per i cittadini. Ebbene, l’Italia, nel momento peggiore che sta attraversando dal dopoguerra, non può contare su uno specifico ministero per il Turismo. Un settore, quest’ultimo, da più parti ritenuto indispensabile per far ripartire il Belpaese quando la pandemia scomparirà.

Serve un ministro che si occupi solo di Turismo

Già, perché tenere accorpate tante deleghe ministeriali probabilmente non è utile in questo periodo così delicato. Il settore turistico e ricettivo è in sofferenza a causa dell’emergenza Covid, si sa. Nel contempo si registra uno stillicidio di fallimenti tra i piccoli imprenditori. Non solo alberghi: ristoranti, pizzerie, bar, pub, tutta la cosiddetta “ospitalità a tavola” è con le lacrime agli occhi. E per ogni fallimento se ne vanno i sacrifici di una vita, si consumano tragedie personali e familiari, con drammatici effetti domino sul comparto dell’indotto.

La richiesta di Mio Italia

Sull’argomento è intervenuto Paolo Bianchini, presidente nazionale di Mio Italia, Movimento imprese ospitalità. «In vista della formazione del nuovo Governo nazionale» – ha dichiarato – «Mio Italia auspica che il turismo diventi finalmente una priorità. Si tratta di un settore fondamentale dell’economia italiana e strategico per la ripartenza, che vale il 30% del Pil, considerando anche l’indotto, diretto e indiretto. C’è bisogno, quindi, di una grande e rinnovata attenzione, con un ministro che si occupi solo di questo specifico comparto. Da qui il nostro auspicio affinché il professor Mario Draghi formalizzi la creazione del ministero del Turismo».

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