Bruxelles, 1 dicembre 2022 – Nell’ambito dell’incontro a Pechino, durato circa tre ore, tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente della Commissione europea Charles Michel, presso la Grande sala del popolo, i due leader hanno dibattuto in merito al conflitto russo-ucraino, al rispetto dei reciproci interessi fondamentali e su sovranità, indipendenza e integrità territoriale. L’incontro rappresenta uno dei momenti più importanti dallo scoppio della pandemia.
Xi: «Mezzi politici per risolvere le crisi»
Secondo Xi l’unico mezzo realmente efficace per porre fine al conflitto ed evitare l’escalation è necessario per tutti i Paesi europei e per l’Eurasia, «l’utilizzo dei mezzi politici: nell’attuale situazione bisogna insistere nel persuadere alla pace e nella promozione di colloqui, nel controllare l’impatto di ricaduta della crisi e nell’essere vigili contro i rischi in campo».
«La Cina» afferma il leader cinese, «è disposta a tenere il dialogo con l’Ue sui diritti umani sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco».
Rispettare la Carta dell’Onu
Questo incontro rappresenta una grande opportunità di confronto, secondo Charles Michel, in merito alle crisi e alle sfide in atto, oltre che occasione per consolidare i rapporti tra Europa e Cina.
“Un’opportunità per un dialogo aperto e sincero” dichiara il Consiglio Ue.
La Cina è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, pertanto «l’Ue conta che questa si impegni affinché la Russia rispetti i principi fondamentali della Carta dell’Onu e contribuisca a porre fine alla brutale occupazione russa del territori dell’Ucraina». Questo è quanto spiegato da Barend Leyts, portavoce di Charles Michel al termine dell’incontro. «Insieme» aggiunge, «hanno condannato le minacce in merito all’utilizzo di armi nucleari, ritenendole irresponsabili e altamente pericolose».
“Azioni concrete”
Nel corso della ministeriale della Nato tenutasi a Bucarest, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva richiesto concretezza da parte della comunità internazionale affinché si adoperi per porre fine a questo conflitto, individuando nella Cina un mediatore importante per il “cessate il fioco”.