Zelensky chiede aiuto alla Cina per fermare la guerra

 

 

Kiev, 4 Agosto 2022 – Il presidente Volodymyr Zelensky sta cercando di dialogare direttamente con il premier cinese Xi Jinping. Il suo obiettivo sarebbe quello di chiedere il suo intervento, sotto il profilo diplomatico, affinché si provochi la fine dell’invasione russa all’interno del territorio ucraino. Lo ha reso noto in occasione di un’intervista rilasciata al South China Morning Post. «È uno Stato molto potente. È un’economia potente. Quindi può influenzare politicamente ed economicamente la Russia. La Cina è anche un membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu». L’intervista è durata circa quaranta minuti ed è avvenuta per mezzo della piattaforma telematica Zoom.

Zelensky ha rivelato che la richiesta di colloqui ufficiale è avvenuta anche all’indomani dell’invasione russa, avvenuta il 24 febbraio, «dall’inizio dell’invasione lo scorso 24 febbraio, abbiamo fatto richiesta ufficiale di un colloquio, ma non abbiamo avuto nessun contatto con la Cina anche se riteniamo che possa essere utile». Il presidente ucraino, a tal proposito, ha aggiunto si è detto sicuro che, «senza il mercato cinese a disposizione, la Russia sentirebbe completamente l’isolamento economico. Questo è qualcosa che la Cina può fare, limitare il commercio con la Russia fino a quando sarà finita la guerra».

Si fa sempre più seria la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia

Intanto le operazioni belliche russe proseguono su gran parte dei territori orientali dell’Ucraina senza soluzione di continuità. A proposito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in mano agli occupanti dallo scorso marzo, Rafael Grossi, direttore generale dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), ha sollevato non poche preoccupazioni in merito alle modalità di gestione dell’impianto. In una intervista rilasciata all’Associated Press ha affermato che, «Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato. La posta in gioco è estremamente grave e pericolosa. L’integrità fisica dell’impianto non è stata rispettata». Il direttore dell’Aiea ha ricordato le azioni militari compiute in molte occasioni proprio nelle vicinanze della centrale. Oltretutto ha fatto intendere che la struttura è controllata dai russi, ma il personale ucraino continua a svolgere le operazioni più complesse, determinando una «una situazione paradossale», dove non si esclude l’esercizio sommario degli occupanti di pressioni e violenze di vario tipo.

821 civili evacuati dalla regione di Donetsk

Si contano 821 civili portati in salvo dai territori del Donbass, obiettivo di offensive continue da parte dell’esercito di occupazione. Tra di loro ci sono 185 bambini e 49 persone con mobilità ridotta. La notizia è stata diffusa da Iryna Vereshchuk, vice premier e ministra per il Reinserimento dei Territori Occupati dell’Ucraina, per mezzo del proprio canale Telegram.  Secondo quanto riportato nel bollettino dello Stato maggiore dell’esercito ucraino, i russi nel Donbass, «continuano a premere sulle difese ucraine in direzione di Bakhmut, dove si concentrano i combattimenti più intensi. Mentre cerca anche di migliorare la sua posizione in direzione di Avdiivka».

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