L’Italia può ripartire e superare la crisi da coronavirus. È fiduciosa la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università Bocconi di Milano si rivolge al Belpaese, soprattutto ai suoi giovani.
«Ciò di cui vorrei parlare oggi è il posto dell’Italia in Europa. Vorrei parlare di ciò che l’Europa sta facendo per l’Italia e di come l’Italia può contribuire alla ripresa dell’Europa. Sin dai primi giorni della crisi, ho lavorato affinché l’Europa venisse in soccorso dell’Italia.
«Abbiamo coordinato gli Stati membri in modo che potessero acquistare insieme dispositivi di protezione. Squadre di medici europei sono arrivate nelle città lombarde più colpite. E i pazienti italiani sono stati accolti e curati negli ospedali in Germania e Austria».
L’idea è che l’Italia con il Recovery Fund possa “reinventarsi ancora una volta” e possa disporre del proprio futuro. Tutto questo, precisa von der Leyen, può accadere solo però se il Paese si impegnerà: «Il Next Generation Eu porterà un’ondata senza precedenti di investimenti pubblici per l’economia italiana e per le riforme ma avrà successo solo se l’Italia sarà in campo, ed è questo il momento».
La presidente della Commissione europea chiarisce: «Per trarne il meglio l’Italia avrà bisogno di volontà di apportare riforme e di approccio strategico negli investimenti, ma solo con le giuste riforme potrà garantire che il Next Generation Eu soddisfi le aspettative dei cittadini».
In cima alla lista, nell’idea di von der Leyen, ci sono lo snellimento «del Sistema giudiziario e della Pubblica amministrazione». Modifiche ritenute «necessarie per attrarre investimenti e dare fiducia al settore imprenditoriale».
Fondamentali, per la capa dell’esecutivo comunitario, sono i giovani italiani «che meritano la possibilità di trovare un buon impiego ben retribuito» all’interno del Paese, perché ancora «troppi neo laureati decidono di lasciarlo perché non riescono a trovare un lavoro che li soddisfi».
Durante l’intervento online con la Bocconi, von der Leyen rivolge un pensiero al capoluogo lombardo, città che nonostante il duro colpo della pandemia conferma «ancora una volta la verità di una vecchia canzone, dimostrando che “Milan l’è un gran Milan“», dichiara citando il brano “Lassa pur ch’el mond el disa” del 1939.
Un ringraziamento alla capa dell’esecutivo comunitario arriva dal presidente dell’Ateneo, Mario Monti, che sottolinea come l’azione della von der Leyen e delle istituzioni europee abbia «salvato l’Europa» trasformando «la distruzione in costruzione» con lo sguardo rivolto alle future generazioni.
Un messaggio per il nuovo anno arriva infine dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha espresso fiducia sul fatto che la vita universitaria tradizionale «tornerà a tempo debito» esprimendo l’augurio finale di «rimanere in salute».
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