Ue, monito all’Italia sull’abolizione dell’abuso di ufficio

 

 

Bruxelles, 12 Gennaio 2023 – «L’abolizione dell’abuso d’ufficio può rappresentare un grave problema nell’ambito della lotta alla corruzione». Così Christian Wigand, portavoce della Commissione europea per la Giustizia, commenta la decisione del Governo Meloni e firmata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, di depenalizzare il reato di abuso d’ufficio lanciando all’Italia un chiaro monito. «Da sempre» aggiunge il portavoce nel corso di un briefing con la stampa, «la Commissione Ue lotta contro la corruzione».

Una decisione impattante

Dall’Ue infatti affermano che la decisione di abolire il reato d’ufficio potrebbe avere un impatto negativo sull’efficacia del rilevamento dei fatti di corruzione e minare quindi l’impegno della Commissione Ue nel contrasto alla corruzione. «Lo scorso maggio abbiamo adottato un pacchetto di misure per rafforzare la prevenzione e il contrasto alla corruzione. Quella proposta inoltre aveva lo scopo di prevedere tale reato in tutti i Paesi membri dell’Ue». Attualmente infatti l’abuso di ufficio è considerato reato in 25 dei 27 Stati membri, seppur con alcune differenze che variano tra Stato e Stato.

Le reazioni della politica

Immediate le reazioni della politica italiana. La Lega dal canto suo attacca l’Unione europea affermando che questa critica costituisce “l’ennesima intromissione della Commissione Ue nelle vicende che riguardano esclusivamente l’Italia e gli italiani”, sottolineando che nel Belpaese i condannati per tale reato sono lo 0,95% tra sindaci e imprenditori indagati.

Per Costa si parla di equivoco

Enrico Costa, deputato di Azione, d’accordo con la Lega, parla di equivoco e afferma che il monito dell’Ue «la dice lunga sul livello di superficialità dei giudizi» sostenendo che nessuna norma sulla corruzione è depenalizzata. «Non so quale testo abbiano sottoposto al portavoce della Commissione Ue che, in riferimento all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, ha dichiarato che questi cambiamenti proposti depenalizzerebbero importanti forme di corruzione».

Le reazioni dell’opposizione

D’accordo con la Commissione Ue invece il resto dell’opposizione. Dal Pd ad esempio la senatrice Enza Rando sostiene che quanto dichiarato dal portavoce europeo non lascia alcuno spazio a dubbi, poiché «depenalizzare l’abuso d’ufficio è un colpo durissimo al contrasto dei reati contro la Pubblica amministrazione e rappresenta una scelta pericolosa». Posizione condivisa anche dal M5s che tramite Valentina D’Orso, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, afferma «così il Governo Meloni spiana la strada alle cricche del malaffare».

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