Roma, 15 Luglio 2022 – Secondo l’Institute for the Study of War statunitense, che fornisce analisi periodiche su questioni legate alla difesa e agli affari esteri, le forze di occupazione russe sarebbero in procinto di effettuare un nuovo imponente attacco in Ucraina. L’istituto ha reso noto che probabilmente, «l’esercito russo lancerà presto un’offensiva su larga scala e più determinata lungo la direttrice Sloviansk-Siversk-Bakhmut. Ma non ci sono ancora indicazioni su quanto presto inizierà l’attacco o esattamente dove si concentrerà». l’Isw sostiene inoltre che l’attacco missilistico a Vinnytsia avvenuto ieri, che ha provocato la morte di ventidue civili, rientra in una strategia premeditata. Gli analisti dell’istituto americano, in particolare, ritengono che la strage, «fa parte di una sistematica campagna russa di attacchi alle aree residenziali delle città ucraine».
A proposito di quanto sta accadendo in queste ora a Siversk, le forze di occupazione hanno continuato i loro tentativi per avanzare all’interno della città. Ma i loro progressi non sono chiari. Inoltre hanno condotto attacchi di terra limitati intorno a Bakhmut e Sloviansk senza ottenere progressi». Si ricorda che le autorità militari ucraine avevano fatto intendere di aver contenuto in modo efficace l’avanzata russa proprio a Siversk. Le milizie filo-russe, di contro, proprio di recente hanno affermato che gli ucraini si starebbero ritirando gradualmente da Seversk. L’ufficiale della milizia popolare dell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk, Andriy Marochko, ha fatto sapere che «il comando ucraino ha deciso di ritirare gradualmente le sue unità dalla città».
Le truppe di occupazione hanno effettuato un’offensiva nei riguardi delle due principali università situate nella città di Mykolaiv, che si trova nell’Ucraina del sud, in prossimità del Mar Nero. La notizia è stata diffusa da Ukrinform. «Oggi i terroristi russi hanno attaccato le due maggiori università di Mykolaiv. Almeno dieci razzi. Ora stanno attaccando la nostra istruzione. Chiedo alle università di tutti i Paesi democratici di affermare che la Russia è ciò che realmente è: una Nazione terrorista».
Il vice ministro dell’Interno ucraino ha diffuso dei dati preoccupanti. Dall’inizio del conflitto sarebbero stati colpiti addirittura 17.300 obiettivi civili, a fronte di poco meno di 300 target militari. In occasione di un’intervista rilasciata a un’emittente ucraina il ministro ha affermato che, «di recente abbiamo visto attacchi mirati su oggetti civili. Ho chiesto specificamente un rapporto riassuntivo su quanti missili russi abbiano colpito obiettivi militari e quanti civili per fare un confronto. Ebbene dall’inizio dell’aggressione ci sono stati 17.314 attacchi su obiettivi civili e poco più di 300 colpi su obiettivi militari».
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