Superbonus, stop a cessione del credito

 

 

Roma, 17 Febbraio 2023 – Cambiano le regole in merito al superbonus: il Governo ha portato all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri alcune modifiche atte a semplificare il decreto legge in materia di cessioni dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali e una nuova governance per il Pnrr, che di fatto, impedisce, per i futuri interventi edilizi, di usufruire degli sconti in fattura o della cessione del credito, fatta eccezione per chi ha presentato la Cila nei termini stabiliti.

Giorgetti: «Misura necessaria»

Come dichiarato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa al termine del Consiglio del ministri, «Il dl sui crediti degli incentivi fiscali è una misura d’impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano duemila euro a testa». Il decreto infatti impedisce anche alle pubbliche amministrazioni di acquisire i crediti derivanti dai bonus edilizi.

«Non si tocca il superbonus» chiarisce il ministro, ma «i meccanismi di cessione disegnati senza discrimine e discernimento. Interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo».

Per Eurostat questi “Avrebbero un impatto considerevole sul debito pubblico”.

Responsabilità dei cessionari

Tra le modifiche attuate dal Governo c’è anche l’alleggerimento della responsabilità solidale dei cessionari, che non spetta più a chi è in possesso di tutta la documentazione relativa le opere edilizie, in modo da mitigare le incertezze degli intermediari nell’acquisto dei crediti. «Già lunedì è previsto un incontro con le associazioni di categoria a Palazzo Chigi» cerca di rassicurare Giorgetti.

L’appello alle banche

Le banche agiscano «di concerto come sistema per risolvere questo “bucone” che si è formato in ragione di una normativa definita con leggerezza» chiede Giorgetti, il quale ha avanzato alcune proposte tra cui meno responsabilità in carico alle banche con una maggiore circolarità giuridica e un maggior ruolo alle imprese pubbliche nell’acquisto dei crediti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *