Roma, 3 Gennaio 2021 – Al via i saldi invernali del 2021 in tutta Italia. Periodo in cui tanti negozi scontano buona parte della propria merce. Di solito l’inizio avviene nella prima settimana di gennaio e pressappoco in contemporanea in tutte le Regioni. Quest’anno la situazione sarà diversa per via della situazione straordinaria dovuta alla pandemia da Coronavirus e alle relative restrizioni. In alcuni casi sarà rimandato a febbraio.
Secondo le stime della federazione Moda Italia-Confcommercio, su 115mila punti vendita del fashion almeno 20mila rischiano di abbassare le serrande. I fatturati delle imprese subiranno una flessione importante, con un calo di oltre 20 miliardi di euro di consumi.
Anche l’occupazione ne risentirà duramente, con una perdita stimata di 50mila posti di lavoro su 310mila complessivi.
Un settore letteralmente messo in ginocchio dalla crisi pandemica quello della moda, con anche grandi brand che sono stati costretti a chiudere i battenti dopo i lockdown. Lasciati a casa migliaia di lavoratori in tutto il mondo.
I saldi hanno un triplici scopo. Sono essenziali per l’economia del Paese. Sono un’opportunità per i consumatori. Contribuiscono ad aiutare i negozi.
Grazie ai saldi gli esercizi commerciali incassano la liquidità necessaria per pagare tasse, dipendenti, fornitori, affitti, costi fissi e utenze. Sono in grado di far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni.
Quest’anno la federazione Moda Italia-Confcommercio pone un problema di concorrenza e di democrazia economica rispetto alle politiche commerciali dei colossi del web. I quali ottengono nel Belpaese grandi ricavi pagando bassissime tasse. Secondo loro occorre una web tax per poter operare sullo stesso mercato a parità di regole.
Come anticipato, vista la situazione emergenziale che torna a preoccupare, con l’indice Rt che riprende quota, alcune Regioni hanno fatto slittare la data di inizio dei saldi.
Questo è il calendario dei saldi invernali 2021.
Basilicata con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni antecedenti.
Molise con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Valle d’Aosta con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni antecedenti.
Abruzzo con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Calabria con divieto di effettuare promozioni nei 15 giorni antecedenti.
Campania unica Regione ancora in attesa di conferma, con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Sardegna con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni antecedenti e quindi dal 6 dicembre.
Friuli Venezia Giulia con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Lombardia con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente, ex delibera di Giunta regionale del 14 dicembre 2020.
Piemonte con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Puglia con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni antecedenti.
Sicilia con possibilità di effettuare promozioni fino al 31 dicembre 2020.
Umbria con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Lazio con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Marche con possibilità di effettuare promozioni dal 1° dicembre fino al 14 gennaio 2021.
Provincia autonoma di Bolzano maggior parte dei Comuni dell’Alto Adige con eccezione dei Comuni turistici, con divieto di effettuare promozioni nel mese di dicembre e 20 giorni prima dell’avvio dei saldi.
Liguria con divieto di effettuare promozioni a dicembre e nel periodo antecedente.
Emilia Romagna con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Toscana con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Veneto con possibilità di effettuare promozioni anche nel periodo antecedente.
Provincia autonoma di Bolzano (Comuni turistici, con divieto di effettuare promozioni nel mese di dicembre e 20 giorni prima dell’avvio dei saldi).
I Comuni turistici sono:
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina Bolzano: Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena.
Distretto Val Venosta: Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta.
Distretto Val Pusteria: Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara. Dal 9 gennaio al 6 febbraio 2021 Eccezione per: Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto.
Provincia autonoma di Trento i saldi sono liberi.
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