Governo pronto a presentare il decreto di Coesione

Roma, 30 Aprile 2024 – Economia, fisco, salari, lavoro e giovani. Sono questi i punti cardine del nuovo decreto di Coesione (noto anche come decreto del 1ºMaggio) atteso al Consiglio dei ministri di oggi, dopo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha presentato ai sindacati rappresentati da Cgil, Uil, Cisl, Confintesa, Confsal e Usb, riuniti a Palazzo Chigi. Contestualmente, in vista del prossimo G7 che si svolgerà in Puglia dal 13 al 15 giugno, il premier Meloni ha incontrato anche i sindacati europei e internazionali per discutere le priorità per il lavoro di qualità, la sicurezza sul lavoro e i salari.

Nel corso dell’incontro il Governo ha affrontato insieme ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia la questione dell’ex Ilva di Taranto. Un confronto sul piano industriale che arriverà a Bruxelles per il via libera al prestito ponte da 320 milioni di euro all’azienda.

Il decreto di Coesione

Il decreto di Coesione stabilisce una serie di iniziative in linea con le attuazioni del Governo Meloni nel corso dell’anno come l’abolizione del Reddito di cittadinanza e la riduzione del cuneo fiscale, con lo scopo di dare una spinta alla crescita occupazionale e salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Tra le manovre previste dal pacchetto infatti sono comprese misure in sostegno dell’occupazione dei giovani, delle donne e delle categorie più svantaggiate come anche una riduzione degli oneri contributivi per due anni, per i nuovi assunti. Previste inoltre disposizioni per promuovere la crescita del Mezzogiorno e delle imprese (75 miliardi di euro di fondo). A partire da gennaio 2025 in favore dei dipendenti il cui reddito non supera i 28 mila con coniuge e almeno un figlio a carico oppure per le famiglie monogenitoriali, il Governo ha disposto il cosiddetto bonus Befana consistente in 100 euro una tantum.