Roma, 11 Agosto 2022 – Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno conseguito un accordo elettorale. Italia Viva e Azione correranno ufficialmente insieme per le politiche che si terranno il 25 settembre. Il leader di Azione, attraverso i propri canali social, ha affermato: «Nasce oggi per la prima volta un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che ha devastato questo Paese e sfiduciato Draghi. Ringrazio Matteo Renzi per la generosità. Adesso insieme Italia Viva e Azione per Italia sul serio». Il leader di Italia Viva ha celebrato il raggiungimento dell’intesa con la pubblicazione di un breve filmato su Instagram, che lo ritrae mentre gioca a calcio e serve un assist vincente ad un compagno. Si tratta di una chiara metafora che definisce la modalità in cui è stata raggiunta la convergenza di intenti con Calenda.
L’ex presidente del Consiglio ha rilasciato una serie di altre dichiarazioni, rese note attraverso i propri canali social. Riguardo alle caratteristiche della neoformazione politica ha scritto: «Una casa nuova, bella, che riaccenda la passione per la politica e la speranza dell’Italia. Una proposta concreta, competente, seria sul lavoro, sull’ambiente, sulle tasse, sulla cultura, sul sociale. E sulla posizione internazionale dell’Italia, tema fondamentale in questo tempo di crisi. Costruire una casa simile non è facile, ma è possibile. E forse è persino doveroso in un momento nel quale sovranisti e populisti giocano a chi la spara più grande. E nel momento in cui tutte le altre forze politiche – tutte, di destra e di sinistra – imbarcano in coalizioni contraddittorie chi ha fatto cadere Draghi. Facendo male all’Italia».
Sulla propria pagina Twitter, l’attuale ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, entrata di recente a far parte di Azione, ha dichiarato: «Ci siamo! Con l’intesa raggiunta tra Carlo Calenda e Matteo Renzi nasce oggi il polo della serietà e del buongoverno, che può proseguire il lavoro avviato dal Governo Draghi. Buonsenso, concretezza, futuro. È un nuovo inizio».
Irridente la reazione di Antonio Tajani, leader di Forza Italia, il quale si è detto sicuro che la neoformazione di vocazione centrista non avrà successo a livello di consensi: «Il terzo polo è destinato ad arrivare quarto. Non inciderà sul futuro dell’Italia: porterà qualcuno in Parlamento ma non si capisce per fare cosa. Il centro liberale in Italia siamo noi».
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