New York Times, elogio a Draghi per leadership in Europa

 

 

Roma, 16 Aprile 2021 – Un lungo articolo quello che il New York Times dedica a Mario Draghi. A due mesi dal suo insediamento a Palazzo Chigi il quotidiano statunitense elogia il premier italiano per il suo ruolo di leadership nell’Unione europea. Titolo dello scritto “Come Mario Draghi sta facendo dell’Italia una potenza in Europa”.

Un’Italia che negli ultimi anni è rimasta nelle retrovie

Il corrispondente a Roma del New York Times, Jason Horowitz, scrive: “Nel poco tempo trascorso in carica Mario Draghi ha fatto rapidamente uso delle sue relazioni europee, della sua abilità nel navigare all’interno delle istituzioni europee e della sua reputazione quasi messianica per rendere l’Italia una potenza nel Vecchio Continente come non accadeva da decenni“.

L’ex presidente della Bce, che ha contribuito a salvare l’euro, è pronto a guidare l’Europa dal sedile posteriore, dove l’Italia si trova ormai da anni. Poiché è rimasta indietro rispetto ai partner europei per dinamismo economico e riforme”, continua l’articolo.

La leadership di Mario Draghi

Il giornalista fa, poi, riferimento al blocco delle esportazioni dei vaccini destinati all’Australia. Dove Mario Draghi ha dato dimostrazione che “una nuova, aggressiva e potente forza era arrivata nel blocco europeo”. Infatti, “Nel giro di alcune settimane, in parte per il suo pressing e il suo lavoro dietro le quinte, l’Ue ha autorizzato misure ancora più severe per tagliare l’export di vaccini, di cui l’Europa ha fortemente bisogno”.

Draghi ha incassato il sostegno della von der Leyen a fronte dell’opposizione dei Paesi Bassi e della Germania. Lo scorso 25 marzo, infatti, la presidente della Commissione ha annunciato in video conferenza uno stop di sei mesi all’export di vaccini prodotti nell’Unione europea. “Lasciate che vi ringrazi per il lavoro svolto“, ha affermato alla fine della riunione dei leader Ue il presidente del Consiglio italiano.

Horowitz sottolinea: “con la sua amica, la cancelliera Angela Merkel, in uscita a settembre, il presidente francese, Emmanuel Macron, alle prese con le difficili elezioni del prossimo anno e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, impegnata a dimostrare la sua competenza, Mr. Draghi è pronto a riempire il vuoto di leadership in Europa“.

Le relazioni estere

Il corrispondente menziona anche la recente visita del capo del Governo italiano in Libia. Dove “ha cercato di ripristinare la decrescente influenza italiana in un’ex colonia. La quale è cruciale per l’approvvigionamento energetico e per gli sforzi volti a fermare le migrazioni illegali dall’Africa”.

Non manca di far riferimento alla stoccata della scorsa settimana al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, definito “un dittatore“. Il quale, il giorno prima, aveva umiliato la presidente von der Leyen costringendola ad accomodarsi su un divano durante un incontro ad Ankara. Invece, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ne diventa protagonista. Ma in negativo, mentre Draghi è l’unico a schierarsi senza sè e senza ma.

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