Marocco, “ingiustificato” stop rapporti diplomatici Algeria

 

 

Roma, 25 Agosto 2021 – La decisione dell’Algeria di interrompere le relazioni diplomatiche con il Marocco è “completamente ingiustificata”. Lo dichiara il Governo di Rabat respingendo “i pretesti fallaci, persino assurdi, che ne sono alla base”.

Il comunicato

Il Marocco si rammarica di questa decisione del tutto ingiustificata ma attesa, vista la logica di escalation osservata nelle ultime settimane”, si legge in un comunicato diffuso dopo la decisione dell’Algeria di troncare le relazioni diplomatiche con il Marocco. Accusato di “atti ostili” nei confronti di Algeri.

La conferenza stampa

L’Algeria ha deciso ieri di interrompere le sue relazioni diplomatiche con il Marocco. A seguito delleazioni ostilidel suo vicino, dopo mesi di tensioni tra i due Paesi del Maghreb. Il ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra in una conferenza stampa ha accusato Rabat di compiere “azioni ostili contro l’Algeria”.

Le parole del ministro degli Esteri algerino

«I servizi di sicurezza e la propaganda marocchini stanno conducendo una vile guerra contro l’Algeria, il suo popolo e i suoi leader. Diffondendo voci e diffondendo informazioni dannose e incendiarie», ha affermato. Il ministro algerino ha lamentato il comportamento del Marocco, che porta «al conflitto piuttosto che all’integrazione nella Regione» del Maghreb.

Quelle del re del Marocco

A fine luglio, il re Mohamed VI del Marocco ha deplorato letensioni” con l’Algeria e ha invitato il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune alavorare all’unisono per lo sviluppo delle relazioni” tra i due Paesi. Normalmente già complicate, le relazioni tra l’Algeria e il suo vicino marocchino si sono deteriorate soprattutto a causa della spinosa questione del Sahara occidentale.

Il ruolo degli Usa e di Israele

La normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Marocco e Israele – in cambio del riconoscimento statunitense della “sovranità” marocchina su quel territorio – ha alimentato le tensioni con Algeri, che ha denunciato “manovre straniere” per destabilizzarla. Alle autorità algerine non sono piaciute neanche le dichiarazioni del capo della diplomazia israeliana Yair Lapid che, in visita ufficiale a Casablanca il 12 agosto, ha espresso la sua «preoccupazione per il ruolo dell’Algeria nella Regione, il suo riavvicinamento con l’Iran e la campagna che ha portato avanti contro l’ammissione di Israele come membro osservatore dell’Unione africana».

La prima interruzione dei rapporti diplomatici

I rapporti diplomatici tra i due Paesi erano stati interrotti per la prima volta il 7 marzo 1976 quando Rabat protestò per il riconoscimento da parte dell’Algeria, della Repubblica Araba Saharawi Democratica autoproclamata dagli indipendentisti del Fronte Polisario.

A luglio, Algeri ha richiamato il suo ambasciatore a Rabat per “consultazioni con effetto immediato” dopo «la deriva della rappresentanza diplomatica marocchina a New York che ha distribuito una nota ufficiale (…) in cui il Marocco ha pubblicamente ed esplicitamente sostenuto un presunto diritto all’autodeterminazione del popolo Cabil», ha spiegato il ministero degli Esteri algerino.

Il riconoscimento delle ambizioni della Cabilia

«La provocazione marocchina ha raggiunto il suo culmine quando un delegato marocchino alle Nazioni Unite ha chiesto l’indipendenza del popolo della Regione della Cabilia», ha aggiunto Lamamra. Un’iniziativa che ha definito «pericolosa e irresponsabile». Si tratta di una linea rossa per Algeri, che è totalmente contraria a qualsiasi aspirazione all’indipendenza in Cabilia, Regione berbera nel nordest dell’Algeria.

La diplomazia marocchina ha poi espresso il proprio sostegno al separatismo della Cabilia. In reazione al sostegno algerino agli indipendentisti sahrawi del Polisario, che il Marocco sta combattendo. Mercoledì scorso, Algeri ha accusato il Marocco di “atti ostili”. E ha deciso di “rivedere” le relazioni e “intensificare” i controlli di sicurezza ai confini occidentali. Il confine tra i due Paesi è stato ufficialmente chiuso dal 16 agosto 1994.

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