Ambiente

Legambiente, accelera la crisi climatica +27%

 

 

Roma 18 novembre 2022 – Legambiente, secondo il nuovo report dell’Osservatorio CittàClima 2022 dal titolo “il clima è già cambiato”, la crisi climatica sembra accelerare di pari passo con l’aumento degli eventi climatici estremi che interessano tutto il Mondo. In Italia gli eventi estremi sono stati circa 254 negli ultimi dieci mesi.

Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

In occasione della Cop27 in Egitto, Legambiente aveva mostrato i dati dello studio, per poi richiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, di intervenire celermente per aggiornare e approvare entro fine anno il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc).

I dati

I dati che emergono dallo studio presentano un quadro preoccupante: su 1503 fenomeno estremi, 529 riguardano allagamenti causati da piogge intense, che salgono a 768 se si considerano gli effetti collaterali di altri eventi estremi, come esondazioni e grandinate. I danni provocati da trombe d’aria sono 387 con 53 casi di stop alle infrastrutture con 89 giorni di blocco di metropolitane e treni urbani. A risentire della situazione  negli ultimi 13 anni sono soprattutto le grandi città come Roma, con 66 eventi gravi e 39 casi di allagamento a seguito di piogge, Milano con 30 eventi di cui 20 esondazioni del Lambro e del Seveso,  Agrigento, con 32 eventi di cui 15 allagamenti, e Bari con 42 eventi riguardanti piogge e allagamenti.

Peggiora l’esposizione ai rischi climatici

Marisa Parmigiani, head of Sustainability del Gruppo Unipol parlando del Rapporto ClimaCittà 2022, sottolinea che «il Paese è fortemente esposto in primis al rischio idrogeologico, ma ultimamente vediamo crescere, anche nei nostri sinistri, i fenomeni della grandine e delle trombe d’aria. Dobbiamo operare congiuntamente, secondo un approccio di partnership pubblico/privato, per adottare e sviluppare un adeguato Piano di Adattamento, perché non è più sufficiente intervenire sulla mitigazione in un contesto in cui il clima è già cambiato».

Italia grande assente

In Europa i Paesi che per far fronte al cambiamento climatico hanno adottato un piano nazionale o settoriale di adattamento all’emergenza, sono 24, grande assente l’Italia. Come dichiarato da Stefano Ciriani, presidente nazionale di Legambiente, «da troppo tempo il nostro Paese rincorre le emergenze, senza avere una strategia chiara e di prevenzione che permetterebbe di risparmiare il 75% delle risorse economiche spese per i danni provocati da eventi estremi (da maggio l’Italia ha speso 13,3 miliardi di euro in fondi assegnati per le emergenze meteoclimatiche), e non approva il Piano nazionale di adattamento al clima, fermo come bozza dal 2018 nel cassetto del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica».

Gianfranco Cannarozzo

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