Clima, in Egitto si apre summit Cop27

 

 

Roma, 6 Novembre 2022 – Si è aperto a Sharm elSheikh, in Egitto, il summit Cop27 sul Clima, con la partecipazione di circa 40mila persone tra delegati, giornalisti e organizzazioni non governative presenti provenienti da quasi 200 Paesi, che durerà fino al 18 novembre. Presenti 125 capi di Stato e di Governo, tra cui la neopremier italiana Meloni, l’americano Biden, il britannico Sunak e il francese Macron. È il primo di tre incontri cruciali per le sorti del Pianeta, cui si aggiungono il vertice del G20 a Bali (Indonesia), i prossimi 15 e 16 novembre, e la Cop15 a Montréal (Canada, United Nations Convention on Biological Diversity, CBD), dal 7 al 19 dicembre.

L’obiettivo è agire per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C prima che la crisi climatica evolva in modo catastrofico, come auspicato nell’accordo di Parigi, rispondere ai bisogni di comunità che già subiscono impatti gravi. Ma solo 24 Paesi su 194 hanno rispettato il patto di Glasgow, dove si è svolta la precedente Cop26, quando gli Stati avevano convenuto di adottare impegni più forti, compresi piani nazionali aggiornati con target più ambiziosi. Benché sempre volontari.

Coldiretti: 2022, il più caldo di sempre per il Belpaese

Nel frattempo i dati sul cambiamento climatico continuano a peggiorare. “Il 2022 è finora l’anno più caldo mai registrato in Italia. Nei primi 10 mesi, infatti, la temperatura risulta essere di 1,07 gradi superiore alla media storica”. Così la Coldiretti sulla base dei dati del Cnr, in occasione dell’apertura del Cop27 in Egitto. Secondo i dati dell’European Severe Weather Database, in Italia, nel periodo 1 gennaio-1 novembre, gli eventi meteo estremi, considerando solo quelli verificati, sono passati dai 1.842 del 2021 ai 2.618 del 2022: +42%. Erano 1.026 nell’intero 2018, 531 nel 2016 e 362 nel 2010.

L’anomalia climatica è più evidente nel Nord con +1,41 gradi. Al Centro +1,01 e al Sud +0,85 gradi.
Con il caldo sono saliti a una media di 9 al giorno gli eventi estremi. Siccità, bombe d’acqua, nubifragi, tempeste di vento, trombe d’aria e grandinate hanno causato danni all’agricoltura per 6 miliardi di euro. «La correlazione tra eventi estremi – cambiamento climatico», osserva Sandro Fuzzi dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera del Cnr, «è chiara. L’aumento della temperatura ha cambiato di molto sia la circolazione atmosferica sia il bilancio idrologico. Piove di meno, ma in maniera più concentrata e intensa. La pioggia cade su terreni più aridi del normale, che per questo la assorbono poco, e scorre maggiormente in superficie, aumentando il rischio di alluvioni. In sostanza nel sistema climatico c’è molta più energia, che si scarica in eventi estremi».

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