La seconda ondata affonda mercati e stime sul Pil

Milano, 28 Ottobre – Il ritorno del Covid affonda i mercati e le stime sul Pil. I nuovi lockdown, a partire da quello francese e tedesco, hanno trascinato in profondo rosso tutte le Borse mondiali. Una seduta da incubo ha fatto precipitare Milano del -4,06%, Francoforte del -4,17% e Parigi del -3,37%. I listini del Vecchio Continente hanno bruciato in un solo giorno 230 miliardi di euro di capitalizzazione, la sola piazza italiana ha visto evaporare 17,6 miliardi. E meglio non è andata a Wall Street, dove il Dow Jones ha ceduto il –3,43%, lo S&P 500 il -3,54% e il Nasdaq il -3,73%.

La mancata ripresa

Ma non sono soltanto i mercati finanziari a tremare. A vacillare sono anche le speranze di ripresa. Le nuove chiusure rischiano di rinviare sine die il rimbalzo delle economie. E quella italiana non farebbe eccezione. Il governo, nella Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), ha previsto un calo del Pil del 9% quest’anno e un recupero del 6% il prossimo, ma la nuova ondata di contagi potrebbe spazzare via tutti i numeri.

Le previsioni della Banca d’Italia

La stessa Banca d’Italia, d’altronde, aveva già disegnato nei mesi scorsi un doppio scenario: uno di base, che stimava la contrazione del prodotto 2020 al 9,5%, e uno più pessimistico, caratterizzato da un nuovo boom di contagi. In questo secondo caso, ha spiegato Fabrizio Balassone, capo del Servizio struttura economica di via Nazionale, il crollo potrebbe arrivare al 13%.

Lockdown Germania e Francia

E poco conta che il governo stia cercando di evitare a tutti i costi un nuovo lockdown totale, con i suoi effetti disastrosi sulla congiuntura, oltre che sulla tenuta psicologica degli italiani. Se chiudono Germania e Francia, rispettivamente primo e secondo partner commerciale della nostra economia, il danno è inevitabile. Tanto per dare un’idea, l’anno scorso, le nostre aziende hanno esportato merci per 58,113 miliardi di euro verso Berlino e per 49,824 miliardi in direzione Parigi.

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